Europe Direct Lombardia 2014-2020

Alimentazione e agricoltura dopo il 2020: la nuova Politica Agricola Comune

Una Politica Agricola Comune semplificata e modernizzata con un maggior grado di sussidiarietà a Stati membri e Regioni. 

immagine del bando

Una Politica Agricola Comune semplificata e modernizzata con un maggior grado di sussidiarietà a Stati membri e Regioni. 
Sarà la nuova PAC, quella che si intravede tra le righe della Comunicazione sul futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura del 29 novembre scorso e che vorrebbe garantire che la più vecchia politica comune dell'UE continui ad essere adeguata alle esigenze future. 
L'iniziativa faro sarà permettere agli Stati membri di assumersi maggiori responsabilità nella scelta di come e dove investire i loro fondi della PAC, così da raggiungere gli ambiziosi obiettivi comuni in materia di ambiente, cambiamenti climatici e sostenibilità.
Gli Stati membri saranno invitati a stabilire Piani strategici all'interno della PAC che finanzieranno azioni nell'ambito del pilastro I e II consentendo così la semplificazione, una migliore coerenza e il monitoraggio dei risultati. 

La nuova PAC post 2020, piuttosto che sulla sorveglianza, si concentrerà maggiormente sul monitoraggio dei progressi e sul verificare che i finanziamenti siano impiegati per il raggiungimento di risultati concreti. La politica sarà così più vicina a chi la implementa sul campo. Il sostegno agli agricoltori continuerà attraverso il sistema dei pagamenti diretti e sarà chiesto ai futuri piani strategici dei Paesi UE ambizioni più alte per quanto riguarda l'efficienza delle risorse, la protezione dell'ambiente e le azioni per il clima. Altre proposte includono:
- l'utilizzo di tecnologie moderne a sostegno degli agricoltori sul campo, di una maggior trasparenza del mercato e sicurezza;
- maggior incoraggiamento ai giovani per diventare agricoltori;
- maggiori risposte alle preoccupazioni dei cittadini in merito alla produzione agricola sostenibile, inclusi gli aspetti legati alla salute, all'alimentazione, agli sprechi alimentari e al benessere degli animali;
- creazione di una piattaforma a livello europeo sulla gestione del rischio per aiutare al meglio gli agricoltori a far fronte all'incertezza dovuta ai cambiamenti climatici, alla volatilità del mercato e ad altri rischi.

Importanti miglioramenti delle norme agricole dell'UE entreranno in vigore già a partire dal 1° gennaio 2018 in seguito all'adozione della parte del regolamento "Omnibus" relativa all'agricoltura e allo sviluppo rurale. Questo regolamento semplifica e rafforza le attuali norme dell'UE su un'ampia gamma di questioni del settore agricolo: dalla gestione del rischio al sostegno ai giovani agricoltori ed è l'ultima di una serie di misure di semplificazione e modernizzazione attuate dalla Commissione.
Ecco i miglioramenti:
- Un maggiore sostegno alla posizione degli agricoltori nella filiera alimentare. Le nuove norme includeranno clausole di ripartizione del valore da negoziare per ciascun settore di prodotti e concederanno per la prima volta agli agricoltori il diritto di chiedere un contratto scritto (a meno che la transazione non avvenga con le PMI).
- Una semplificazione degli strumenti di gestione del rischio per assistere gli agricoltori, tra cui uno strumento di stabilizzazione del reddito per settore nonché miglioramenti dei regimi di assicurazione che consentiranno compensazioni fino al 70% per gli agricoltori il cui reddito o la cui produzione subiscono una riduzione di almeno il 20%.
- Regole più chiare che disciplinano l'intervento sui mercati, consentendo alla Commissione di agire rapidamente per affrontare le carenze del mercato senza far ricorso a misure di intervento pubblico o di ammasso privato.
- Una maggiore flessibilità per gli Stati membri a sostegno di settori specifici di importanza economica, sociale o ambientale tramite il sostegno accoppiato facoltativo, anche quando questi settori non sono in crisi.
- Norme più chiare in materia di sostegno per gli agricoltori, in particolare grazie a una maggiore flessibilità sulla definizione di "agricoltore attivo" e a maggiori incentivi per i giovani agricoltori, con un aumento dal 25% al 50% dei pagamenti supplementari e con la garanzia che tutti i giovani agricoltori possano beneficiare interamente del periodo quinquennale di assegnazione per questi pagamenti, indipendentemente da quando ne facciano richiesta entro i primi cinque anni del loro insediamento.
- Miglioramento delle misure ambientali, incluse la semplificazione delle norme in materia di diversificazione delle colture e l'aggiunta di tre nuovi tipi di area di interesse ecologico incentrati sulle colture che fissano l'azoto, per offrire agli agricoltori e alle autorità nazionali maggiori opzioni in funzione della loro situazione specifica.

Note: il futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura
Scheda informativa: Semplificazione
Scheda informativa: l'agricoltura e la PAC nell'UE
Scheda informativa: sostegno agli agricoltori
Scheda informativa: La PAC e l'ambiente
Scheda informativa: agricoltura 2.0

Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

 

Data ultima modifica: 08/03/2024