Europe Direct Lombardia 2014-2020

Arrivano altri fondi UE per sostenere la sanità e l’economia europea

L'Europa mantiene alta l’attenzione sui tema della sanità e dell’economia e lo fa in maniera concreta, con interventi che tendono a salvaguardare ulteriormente la salute dei cittadini europei e a ridare vigore alle imprese, anche attraverso i fondi messi a disposizione dalla Banca europea per gli  Investimenti (BEI) e l’accesso a nuove cure contro il covid-19.

immagine del bando

L'Europa mantiene alta l’attenzione sui tema della sanità e dell’economia e lo fa in maniera concreta, con interventi che tendono a salvaguardare ulteriormente la salute dei cittadini europei e a ridare vigore alle imprese, anche attraverso i fondi messi a disposizione dalla Banca europea per gli  Investimenti (BEI) e l’accesso a nuove cure contro il covid-19.

Ma andiamo per ordine e scopriamo quali sono questi interventi!

Rispetto agli interventi europei in ambito economico, l’UE intende sostenere le imprese, in particolare quelle italiane, colpite dall'emergenza coronavirus, con 6 miliardi di euro. Si tratta di tre regimi di Aiuti di Stato italiano approvati dalla Commissione europea, approvati rispettivamente a norma dell’articolo 107, paragrafo 3 (lettera b), del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) e del quadro temporaneo per gli Aiuti di Stato.

Vediamo in dettaglio cosa prevede
I tre regimi di aiuto, per facilitare la provvista di capitali e di liquidità alle imprese italiane colpite dall’emergenza coronavirus, sono tra loro complementari e volti ad incentivare la mobilitazione di investimenti privati. In particolare, riguardano:

un credito d’imposta del 20% dell’importo investito da privati che conferiscono capitali nelle imprese colpite dall’emergenza sanitaria del coronavirus. Gli aiuti nel quadro di questo regime saranno quindi concessi sia all’investitore, (che beneficia dell’agevolazione fiscale, sia all’impresa beneficiaria, destinataria dell’investimento;
credito d’imposta pari fino al 30% dell’aumento di capitale effettuato dalle stesse imprese;
 sostegno pubblico che si concretizzerà in prestiti subordinati.

Nei primi due regimi, gli aiuti non potranno superare gli 800.000 euro per singola impresa. Uniche eccezioni sono date dal settore dell’agricoltura primaria, 100.000 euro e per quello della pesca e dell’acquacoltura, 120.000 euro.

Per il terzo regime, invece, gli aiuti non supereranno il 12,5% del fatturato del beneficiario, relativo all’anno 2019.

Gli aiuti alle imprese nel quadro di questi tre regimi sono limitati nel tempo e possono essere concessi solo entro la fine del 2020.

Le imprese che hanno subito una grave riduzione dei ricavi a marzo e ad aprile 2020 avranno accesso agli aiuti a condizione che venga approvato e attuato un aumento di capitale.

Per quanto riguarda il settore sanitario, quello italiano in particolare, è stato rafforzato. Infatti è previsto un sostegno da parte della Banca europea per gli investimenti (BEI), che affiancherà il Governo italiano con un finanziamento di 2 miliardi di euro, pari circa ai 2/3 delle risorse necessarie per gli interventi previsti dal “Decreto Rilancio” nel settore sanitario, che prevede già interventi nella rete sanitaria pari a 3,25 miliardi di euro. Si tratta di uno tra i maggiori prestiti finora concessi con una singola operazione da parte della BEI. La durata del finanziamento sarà di 25 anni.

Cosa finanzia
Il prestito finanzia gli interventi inclusi nei piani di emergenza predisposti dalle Regioni in risposta alla pandemia. In particolare è previsto il rafforzamento della rete ospedaliera con più di 3.000 nuovi posti letto per la terapia intensiva, più di 4.000 in semi-intensiva, 4 strutture mobili per 300 posti di terapia intensiva; la ristrutturazione di oltre 600 pronto soccorsi; materiali di consumo e attrezzature sanitarie; mezzi di trasposto sanitari e personale sanitario aggiuntivo, anche temporaneo, per oltre 9.000 unità; supporto per l’assistenza territoriale, con il rafforzamento di infrastrutture e sistemi digitali per l’assistenza domiciliare e residenziale e per il monitoraggio da remoto e l’attivazione di centrali operative regionali per il monitoraggio dei pazienti.

Ancora attenzione al settore sanitario è garantito attraverso l’accesso al remdesivir (Veklury è il nome commerciale), il primo medicinale autorizzato a livello europeo per la cura contro il COVID-19, dell’azienda farmaceutica Gilead. Pur essendo autorizzato in Europa, il medicinale, disponibile per circa 30.000 pazienti, è oggetto di monitoraggio per garantirne la sicurezza. Tra le condizioni da soddisfare per poter passare dall’immissione in commercio condizionata, all’immissione in commercio incondizionata, Gilead è anche tenuta a presentare all’Agenzia europea per i medicinali (EMA), entro il prossimo dicembre 2020, le relazioni finali sugli studi condotti sul remdesivir.

La Commissione europea finanzierà l’accesso al medicinale attraverso lo Strumento per il sostegno di emergenza con un importo pari a 63 milioni di euro, per garantire un’equa distribuzione a livello europeo.

 

Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data ultima modifica: 12/03/2024