Europe Direct Lombardia 2014-2020

Buone notizie per le vacanze: eccellenti le acque europee nella maggior parte dei siti balneari

Al mare, al lago o al fiume in tranquillità quest'estate: la qualità dell'acqua nella maggioranza dei siti balneari europei è considerata eccellente.

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Al mare, al lago o al fiume in tranquillità quest'estate: la qualità dell'acqua nella maggioranza dei siti balneari europei è considerata eccellente.
A dirlo è l'ultima relazione annuale sulla qualità delle acque di balneazione pubblicata lo scorso 29 maggio dall'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) e dalla Commissione europea.

La buona qualità delle acque di balneazione europee è il frutto di una cooperazione e di una vigilanza costante da parte di tutti gli Stati membri UE: delle industrie, delle autorità, dei servizi locali e dei cittadini insieme. 
Sono stati 21801 i siti di balneazione monitorati in tutta Europa lo scorso anno, di cui 21509 nei 28 paesi europei (95,9%). Le rilevazioni sono state condotte anche in 282 siti di balneazione dell'Albania e della Svizzera. 
L'Italia è il paese UE nel quale sono stati monitorati più siti: ben 5531 tra acque balneabili costiere ed interne.

L'85% dei siti europei soddisfa le norme più elevate e rigorose dell'UE per una qualità "eccellente" delle acque. 
I risultati specifici del monitoraggio hanno mostrato un lieve calo dei siti considerati "eccellenti" (da 85,5% a 85%) ma ciò è dovuto perlopiù agli effetti delle piogge estive sui risultati dei test e all'introduzione di cambiamenti nella metodologia dei test in Romania e Svezia.
I paesi UE che si aggiudicano il podio per il maggior numero di siti balneari considerati "eccellenti" sono: Lussemburgo (tutti e 12 i siti oggetto della relazione), Cipro (98,9%) , Malta (97,3%), Grecia (95,9%) e Austria (95,1%). 

Il numero più elevato di siti di balneazione con acqua considerata "scarsa" è stato registrato in Italia (con 79 siti considerati ancora lontani dal raggiungere la sufficienza - pari all'1,4% del totale monitorato che, ricordiamo, ammontava a 5531 siti), Francia (80 siti, pari al 2,4% di quelli monitorati che ammontava a 3379) e Spagna (38 siti, pari all'1,7% di quelli monitorati che ammontava a 2219).

Estonia, Irlanda e Regno Unito sono invece gli Stati membri dove è stata registrata la percentuale più alta di acque di balneazione "scarsa": 7,4% in Estonia, 4,9% in Irlanda e 3,3% nel Regno Unito.

L'accesso ai siti di balneazione nei quali l'indagine sulla qualità delle acque è risultata insufficiente deve essere vietato durante tutta la stagione.
Le amministrazioni responsabili sono chiamate ad attivare misure la riduzione dell'inquinamento in questi siti e la conseguente eliminazione dei pericoli per i bagnanti. 

Le principali fonti di inquinamento delle nostre acque sono le acque reflue e le acque di drenaggio provenienti da aziende e terreni agricoli.
Questo inquinamento aumenta in caso di forti piogge e inondazioni a causa della tracimazione delle fognature e del riversamento delle acque di drenaggio inquinate nei giumi e nei mari.
Tutti gli Stati UE, insieme ad Albania e Svizzera, monitorano i propri siti di balneazione conformemente alle disposizioni della direttiva dell'UE sulle acque di balneazione. La valutazione, ai sensi della direttiva, si basa sui valori di due parametri microbiologici: enterococchi intestinali ed Escherichia coli. La normativa specifica se la qualità delle acque di balneazione possa essere classificata come "eccellente", "buona" "sufficiente" o "scarsa" a seconda dei livelli dei batteri fecali riscontrati.

Direttiva UE sulle acque di balneazione
Stato delle acque di balneazione in Europa - open data 
Stato acque di balneazione Italia

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Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data ultima modifica: 11/03/2024