Europe Direct Lombardia 2014-2020

Con il Giro d'Italia alla scoperta dei progetti europei in Valtellina: YOUrALPS, riconciliare i giovani con la montagna.

Come anticipato nell’articolo pubblicato il 20 ottobre, in seguito ad alcuni tamponi positivi, la gara parallela al Giro d’Italia dedicata alla scoperta dei territori attraverso le bici elettriche si è fermata.

immagine del bando

Come anticipato nell’articolo pubblicato il 20 ottobre, in seguito ad alcuni tamponi positivi, la gara parallela al Giro d’Italia dedicata alla scoperta dei territori attraverso le bici elettriche si è fermata.

E’ tuttavia desiderio di Europe Direct Lombardia continuare ad accompagnare il Giro d’Italia (quest’ultimo difatti proseguirà) con un percorso virtuale parallelo, alla scoperta di alcuni progetti finanziati con fondi UE e realizzati sui territori lombardi attraversati dagli atleti.

Vi invitiamo quindi a seguirci in questi giorni per conoscere le iniziative che hanno interessato la nostra montagna, il pavese e la provincia di Milano nelle quali l'Europa ha investito e che stanno contribuendo, per aspetti differenti, allo sviluppo della nostra società.

Giovedì 22 ottobre, il Giro d’Italia arriva ai Laghi di Cancano, sulle montagne valtellinesi.

E sono proprio queste montagne alcune delle protagoniste di YOUrALPS, progetto co-finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale attraverso il programma di Cooperazione Territoriale Europea - Interreg Spazio Alpino che dal 2016 al 2019 ha lavorato sul tema dell’educazione alla montagna per riconciliare i giovani con questi luoghi.

YOUrALPS - Educare i giovani alla montagna: (ri)connettere i Giovani al loro patrimonio Montano per il futuro delle Alpi – ha visto un parternariato di 13 soggetti provenienti da Italia, Germania, Francia e Slovenia ed ha interessato zone di tutto l’arco alpino. Partner italiani del progetto sono Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente.

Il progetto ha contribuito a rendere più consapevole i giovani del valore che il patrimonio naturale e culturale delle Alpi offre loro.
Ciò è stato possibile attraverso un approccio sistematizzato che potesse informarli meglio rispetto ai benefici e alle opportunità di sviluppo economico e sociale delle Alpi.

Dopo un primo periodo di ricerca, formazione e sperimentazione, attraverso la creazione di vari siti pilota e delle pratiche di educazione alla montagna è nato il primo Modello di Scuola Alpina (MSA).

I partner coinvolti, tutti con expertises nell’educazione ambientale, hanno lavorato a stretto contatto con scuole, università, attori dell’apprendimento non formale e giovani individuando pratiche innovative e strategie sull’educazione alla montagna nelle aree alpine.

In un secondo momento, attraverso un approccio metodologico internazionale congiunto basato su una carta dei valori, un marchio, degli strumenti pedagogici condivisi e delle risorse adattate ai diversi livelli di istruzione ne è emerso il Modello di Scuola Alpina che è stato presentato agli attori politici delle regioni interessate con l’auspicio di uniformare l’approccio a tale educazione.

Non solo: una piattaforma online raccoglie oggi i professionisti dell’educazione montana formale e non formale dell’area alpina che possono condividere esperienze e buone prassi.

Il progetto ha visto anche il coinvolgimento di studenti delle aree montane interessate: tra questi anche i ragazzi di della scuola secondaria di 1° grado Damiani di Morbegno, l’istituto di istruzione superiore Alberti e l’Istituto comprensivo Martino Anzi di Bormio, e l’istituto tecnologico di Agraria, Agroindustria e Agroalimentare di Sondrio.

Gli educatori del Parco delle Orobie Valtellinesi e del Parco Nazionale dello Stelvio hanno condotto percorsi di educazione alla Montagna applicando il metodo del Modello di Scuola Alpina.

Ma cosa è l’Alpine School Model?

Un nuovo approccio all’educazione alla montagna e alla complessità del suo ecosistema seguendo i passi dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile.

Un modello applicabile non solo a studenti ma anche ad educatori, insegnanti e formatori di percorsi di didattica non formale.
Alle scuole ed al suo personale docente ed amministrativo affinchè tutti gli attori coinvolti possano comprendere appieno la via dello sviluppo sostenibile in tali contesti.

Il modello non manca di includere indicazioni pedagogiche e metodi di didattica innovativa, di strategie per il rafforzamento di relazioni tra le istituzioni scolastiche e le realtà preposte alla tutela del territorio, alla valorizzazione delle attività condotte attraverso il rilascio di certificazioni.

Un lavoro sinergico per la tutela e la preservazione della Montagna e lo sviluppo delle comunità che la abitano.

Per conoscere tutti i dettagli del progetto, scaricare i materiali prodotti quali ricerche e report sul tema dei differenti approcci all’educazione alla montagna esistenti nei Paesi di provenienza dei partner coinvolti e il Modello di Scuola Alpina, consultare il sito dedicato.

 

Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data ultima modifica: 12/03/2024