Con il Giro d'Italia alla scoperta dei progetti europei nel pavese: il comprensorio neorurale La Cassinazza

Alle porte di Milano, all'interno del territorio di alcuni comuni del pavese, si sviluppa l'area del comprensorio della Cassinazza dove ambiente e uomo vivono in totale armonia. Il territorio si estende su una superficie di circa 1.500 ettari, ricchi di aree boscate, zone umide e terreni coltivati.

Il Comprensorio nasce a metà degli anni novanta, dalle idee visionarie della famiglia Natta che decise di recuperare le ampie distese di seminativi ridisegnando un paesaggio prettamente caratterizzato da distese di risaie, introducendo aree umide ai margini, boschi autoctoni e prati. 

Le aree sono state anche gestite con una forte attenzione sostenibile, introducendo tecniche a ridotto impatto ambientale e di agricoltura conservativa. Il comprensorio ha rappresentato un esempio di economia circolare premiato dall'EMAS (Eco-management and audit scheme) nel 2017 come miglior esempio nazionale.

I fattori dell'eccellenza rurale sono tre: 

Produzione di paesaggio: ripristino e recupero di elementi ambientali naturali; 

biodiversità: recuperare elevati livelli di diversità animale e vegetale funzionali ad una produzione agricola sostenibile;

sostenibilità ambientale della produzione: realizzare un prodotto di alta qualità (riso) secondo i principi dell'agricoltura sostenibile.

Il progetto ha uno storico interessante e vincente rispetto ai finanziamenti ricevuti.
E' infatti stato finanziato sia con i fondi del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 di Regione Lombardia prima, e del PSR 2014 -2020 poi, attraverso il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale.

Scopri come si è sviluppato oggi il comprensorio fino a diventare un prestigioso centro di eccellenza il NeoruraleHub. 
 

Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia