Europe Direct Lombardia 2014-2020

Con il Giro d'Italia alla scoperta dei progetti europei tra Cernusco sul Naviglio e Milano: Mobartech, la piattaforma mobile per valorizzare, comunicare e diffondere i beni storico-artistici

Siamo alle tappe conclusive del Giro d’Italia, un evento che si è dimostrato sicuramente singolare quello di quest’anno a causa della pandemia, ma ci ha comunque permesso di mantenerci in contatto anche comunicando e disseminando i progetti che hanno beneficiato dei fondi europei, come Mobartech, che grazie ai fondi FESR 2014-2020, è nata l’infrastruttura tecnologica ICT per lo studio, la conservazione e la valorizzazione dei beni storico-artistici.

immagine del bando

Siamo alle tappe conclusive del Giro d’Italia, un evento che si è dimostrato sicuramente singolare quello di quest’anno a causa della pandemia, ma ci ha comunque permesso di mantenerci in contatto anche comunicando e disseminando i progetti che hanno beneficiato dei fondi europei sul territorio lombardo.
Questa mattina il Giro è in partenza da Cernusco sul Naviglio in direzione Milano: concludiamo con oggi questa piccola campagna comunicativa scoprendo Mobartech, progetto finanziato dal Programma Operativo Regionale FESR 2014-2020 che vede come capofila Arteria Srl, azienda italiana leader nel mercato del trasporto, imballaggio, movimentazione ed installazione di opere d’arte con sede a Cernusco sul Naviglio.

Con Mobarthech la tecnologia si mette a supporto della cultura e del patrimonio regionale, per salvaguardarlo e diffonderlo all’ampio pubblico.

Scopriamo insieme il progetto..

Mobartech è un piattaforma ed un laboratorio virtuale, figlio di un ampio partenariato: oltre ad Arteria Srl, il progetto ha visto la partecipazione di numerose imprese del capoluogo Lombardo quali XGLab Srl, Strati di Marianna Cappellina, Ilaria Bianca Perticucci e Christian Tortato Snc, Space Spa e rinomati centri di ricerca come l’Università degli Studi di Milano – Bicocca, l’Università degli Studi di Milano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, la Fondazione Centro Europeo di Formazione e Ricerca in Ingegneria Sismica (EUCENTRE) di Pavia, e l'Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare CNR di Segrate (MI).

Si tratta di un importante progetto di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione dei processi e delle organizzazioni che mette a frutto le capacità di sviluppo, di sperimentazione e che integra competenze e capacità culturali, sociali e creative con tecnologie abilitanti, come quelle dell’Information Technology, metodi di elaborazione delle immagini e sistemi di trasporto studiati appositamente per le opere d’arte.

Il progetto si propone di fornire analisi tecnico-scientifiche sui beni culturali la cui movimentazione risulta difficile, se non impossibile, a causa della natura delle opere quali affreschi, opere monumentali, beni architettonici in gravi stati di degrado.

Non solo: il patrimonio artistico più difficilmente raggiungiubile perché distante o per la presenza di barriere architettoniche diventa ora fruibile attraverso il laboratorio “mobile”, che, oltre a supportare in luoghi scarsamente accessibili le analisi e gli interventi tecnico-scientifici sui beni, funge da “open lab “ per il pubblico.
Le tecnologie fisiche applicate quali la radiografia, la luce ultravioletta, gli infrarossi vengono applicati per estrapolare dalle opere d’arte informazioni preziose per comprendere come queste opere sono state realizzate e le fasi precedenti la loro versione finale permettendo al visitatore, attraverso linguaggi adeguati, di immergersi pienamente nel bene artistico che in quel momento sta osservando.

Un file rouge tra l’opera d’arte, il bene culturale e il pubblico: attraverso tecnologie di public interaction ed infotainment l’arte diventa così interattiva e partecipata.

Sono tre ad oggi i progetti innovativi e di studio, conservazione/restauro e comunicazione al pubblico del patrimonio artistico regionale: il “Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo conservato all’ingresso del Museo del Novecento a Milano, l’insula viscontea a Milano e il sito Unesco Mantova-Sabbioneta.

Nell’Insula Viscontea, il progetto ha avviato indagini attraverso strumenti multimediali e realtà virtuali volte alla ricostruzione dei camminamenti aerei e alla riproduzione di come era una volta la Chiesa di San Giovanni in Conca.
Interventi di educazione al rispetto e alla conservazione del patrimonio artistico sono stati invece condotti a Mantova – Sabbioneta attraverso il coinvolgimento dei più giovani nei processi e nelle tecniche con le quali è avvenuto il restauro dei beni culturali.

Il valore del progetto è risultato unico nel suo genere e nella sua idea innovativa, tanto da avergli permesso di beneficiare di circa 7 milioni di euro, di cui 3,9 milioni euro finanziati da Regione Lombardia, attraverso il Bando “Accordi per la ricerca e l'innovazione” nell’ambito dell’ Asse I del POR FESR 2014-2020.

 

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Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data ultima modifica: 12/03/2024