Europe Direct Lombardia 2014-2020

Desertificazione: un fenomeno mondiale in continua espansione. Il CCR pubblica l'Atlante mondiale della desertificazione per aiutare a formulare le risposte locali al degrado del suolo.

Oltre il 75% della superficie terrestre è sottoposta a fenomeni di desertificazione. Sul territorio europeo, la desertificazione colpisce l'8% del territorio, in particolare nell'Europa meridionale, orientale e centrale. Tredici Stati membri, tra cui l'Italia, ne sono interessati. 

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Oltre il 75% della superficie terrestre è sottoposta a fenomeni di desertificazione. Sul territorio europeo, la desertificazione colpisce l'8% del territorio, in particolare nell'Europa meridionale, orientale e centrale. Tredici Stati membri, tra cui l'Italia, ne sono interessati. 

L'UE è totalmente impegnata per la tutela del suolo e la promozione del suo uso sostenibile attraverso interventi in materia di energia, agricoltura, silvicoltura, cambiamenti climatici e ricerca.
Un esempio in tal senso è la pubblicazione avvenuta lo scorso 21 giugno della nuova edizione dell'Atlante mondiale della desertificazione che mette a disposizione dei responsabili politici uno strumento per migliorare le risposte locali alla perdita e al degrado del suolo. 

Quali le cause e le possibili soluzioni? 
L'Altante, curato e pubblicato dal Centro Comune di Ricerca della Commissione europea, fornisce alcuni esempi di come l'azione dell'uomo spinga le specie all'estinzione, minacci la sicurezza alimentare, intensifichi i cambiamenti climatici e porti a sfollamenti.
In particolare evidenzia come la crescita della popolazione e i cambiamenti nelle nostre abitudini di consumo creino pressioni senza precedenti sulle risorse naturali del pianeta.
Al suo interno sono contenuti fatti, previsioni e serie di dati su scala mondiale che possono essere utilizzati per individuare processi biofisici e socioeconomici importanti in corso che possono condurre, da soli o combinati tra loro ad un uso non sostenibile del suolo e al suo degrado.

Si stima infatti che la percentuale dei territori soggetti a desertificazione a livello mondiale potrebbe raggiungere nel 2050 il 90%.
In particolare l'Asia e l'Africa sono i continenti più colpiti. Ciò potrebbe determinare entro lo stesso anno una riduzione del 10% dei raccolti mondiali.
I paesi più a rischio sono l'India, la Cina e l'Africa subsahariana dove il degrado del suolo potrebbe dimezzare la produzione agricola e avere perciò pesanti ripercussioni sulla sussistenza delle popolazioni locali che saranno costrette a spostarsi e a migrare in seguito alla scarsità delle risorse del suolo. 
Entro il 2050 saranno  infatti circa 700 milioni le persone che si troveranno in queste condizioni mentre il numero potrebbe raggiungere i 10 miliardi entro la fine del secolo. 
Per i paesi europei il costo economico della degradazione del suolo è stimato nell'ordine di decine di miliardi di euro all'anno.

Il fenomeno è oramai un problema di portata mondiale.
Ma è a livello locale che è necessario trovare delle soluzioni: un maggiore impegno politico e una più efficace cooperazione a livello locale è indispensabile per rallentare il degrado del suolo, la conseguente perdita di biodiversità e lo spopolamento delle zone interessate che accentuerebbe inevitabilmente i flussi migratori.
Limitare l'espansione agricola, aumentare la resa dei terreni agricoli già esistenti passando a regimi alimentari a componente vegetale, consumare proteine animali provenienti di fonti sostenibili e ridurre le perdite e gli sprechi alimentari sono alcuni degli interventi che i governi locali sono chiamati ad attuare.

Nuovo Atlante mondiale della desertificazione

 

Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data ultima modifica: 11/03/2024