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Il Consiglio europeo approva il Quadro finanziario pluriennale 2021-2027. Inaugurata una nuova era per l'UE: quella della transizione verde per la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini.

L’ultimo Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre ha proiettato l'UE in una nuova era: l’approvazione del Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 getta le basi per poter avanzare concretamente verso la neutralità climatica, assicurare una transizione giusta, tutelare la salute e i diritti dei cittadini. Nel frattempo la Commissione europea lancia il Patto europeo per il clima.

immagine del bando

L’ultimo Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre ha proiettato l'UE in una nuova era solo una manciata di giorni prima della scadenza più difficile: il 31 dicembre 2020. Questa data segna infatti la scadenza di numerose sfide alle quali l’Europa è chiamata a dare una risposta: prima fra tutte, l’approvazione del Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e, al secondo posto ma non meno rilevante, la definizione dell’accordo tra UE e Regno Unito in vista del termine del periodo di transizione.

Il Consiglio europeo è riuscito a trovare un accordo definitivo per il prossimo bilancio pluriennale 2021-2027 e per Next Generation EU. Insieme i due pacchetti costituiscono un budget del valore di 1,8 trilioni di euro.
Importante sottolineare che il meccanismo dello Stato di diritto si applicherà a tutti questi fondi e che il regolamento sul bilancio pluriennale e Next Generation EU prevederà misure per la protezione contro ogni tipo di frode, corruzione e conflitto di interessi.
L'applicazione del meccanismo di condizionalità a norma del regolamento sarà obiettiva, equa, imparziale e basata sui fatti, garantendo l'equità dei procedimenti, la non discriminazione e la parità di trattamento degli Stati membri.
Il Consiglio europeo ha dunque invitato il Parlamento europeo e il Consiglio dell’UE (Consiglio dei ministri dell’UE) ad intraprendere i passi necessari per l’adozione del sopra citato regolamento e dell’intero pacchetto di strumenti pertinenti.
Spetterà poi agli Stati membri approvare la decisione sulle risorse proprie conformemente alle rispettive norme costituzionali in vista della sua rapida entrata in vigore.

Il vertice della scorsa settimana è stato un punto di riferimento anche per l'approvazione di un obiettivo vincolante dell'UE: la riduzione di almeno il 55% delle emissioni di gas serra di 2030. L'UE è ora credibile nel suo cammino verso la neutralità climatica prevista per il 2050 e può guidare il mondo verso il raggiungimento degli accordi di Parigi.

L'obiettivo sarà raggiunto collettivamente dall'UE nel modo più efficiente possibile in termini di costi. Tutti gli Stati membri parteciperanno a tale sforzo, alla luce di considerazioni di equità e solidarietà, senza lasciare indietro nessuno. Il nuovo obiettivo 2030 deve essere conseguito in maniera tale da preservare la competitività dell'UE e tener conto dei diversi punti di partenza, delle specifiche situazioni nazionali e del potenziale di riduzione delle emissioni degli Stati membri, compresi gli Stati membri insulari e le isole, come pure degli sforzi compiuti.
Il Consiglio europeo riconosce la necessità di garantire le interconnessioni, la sicurezza energetica per tutti gli Stati membri e l'energia a un prezzo abbordabile per le famiglie e le imprese nonché di rispettare il diritto degli Stati membri di decidere in merito ai rispettivi mix energetici e di scegliere le tecnologie più appropriate per conseguire collettivamente l'obiettivo climatico 2030, comprese le tecnologie di transizione come il gas.

In vista della COP 26, il Consiglio europeo ha ribadito che l'impegno internazionale è fondamentale per far fronte in maniera efficace ai cambiamenti climatici. L'UE dovrebbe promuovere lo sviluppo di norme mondiali comuni per la finanza verde. Il Consiglio europeo invita la Commissione a presentare una proposta legislativa relativa a una norma UE per le obbligazioni verdi al più tardi entro giugno 2021. Accoglie inoltre con favore la tabella di marcia della banca per il clima 2021-2025 del Gruppo BEI, la quale contribuirà a onorare l'impegno del Gruppo BEI di sostenere investimenti per un valore di 1 000 miliardi di EUR a favore del clima e dell'ambiente entro il 2030.
Tutte le parti, in particolare le grandi economie, sono state invitate a presentare i propri ambiziosi obiettivi e politiche. Ciò è necessario per un'azione forte e coordinata mediante una diplomazia climatica europea attiva.
Anche la politica commerciale europea dovrà essere coerente con questi obiettivi.

Ed è proprio grazie alla svolta su Quadro finanziario pluriennale e Next Generation EU che l’UE, mettendo al sicuro queste risorse, può contare ora sui mezzi per accompagnare la transizione con il Meccanismo di Transizione Giusta e non lasciare indietro nessuno nel processo di riconversione. Quindi, lontano da una retorica politica, il nuovo obiettivo del 55% sarà la "stella polare" che stabilirà la direzione a lungo termine per valutare l’attuazione del pacchetto Next Generation UE nei nostri paesi e nelle nostre regioni.

Non ci sarà alcuna transizione verde se i cittadini e le parti interessate non saranno attivamente coinvolti e partecipi in questa rivoluzione. Per questo motivo la Commissione europea ha lanciato mercoledì 16 dicembre un Patto europeo per il clima: un'iniziativa a livello europeo che offre a regioni, comunità locali, scuole e società civile uno spazio per connettersi e discutere su come muoversi verso un futuro più sostenibile. Il partenariato comprenderà il lancio di una versione multilingue della piattaforma “Count Us In” nell'estate del 2021, che le città, le scuole, i gruppi di comunità e i singoli individui in tutta l'UE potranno adattare e utilizzare per adottare misure per combattere il cambiamento climatico.

Infine, nell’ambito del vertice UE della scorsa settimana, la presidente Von der Leyen e Boris Johnson hanno dichiarato congiuntamente che i colloqui riguardo alla Brexit continueranno fino al termine del periodo di transizione. L’accordo dovrà essere infatti ratificato entro la fine di dicembre.

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Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data ultima modifica: 12/03/2024