Lotta alle perdite e agli sprechi alimentari: le raccomandazioni della piattaforma europea

La campagna contro lo spreco alimentare che si è diffusa in Europa e nel resto del mondo negli ultimi anni ha ottenuto un riconoscimento formale da parte delle Istituzioni europee che dal 2016 sono impegnate insieme ai maggiori portatori di interesse nello studio di tale fenomeno attraverso una piattaforma europea dedicata a questo tema.

Per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030, l’UE è impegnata da anni alla nella lotta allo spreco alimentare, nell’aumento della sicurezza alimentare e nella riduzione delle conseguenze ambientali associate alla produzione, trasformazione e trasporto alimentare.
La via europea per l’attuazione di una strategia “dal produttore al consumatore” sulla quale sta lavorando la Commissione europea passa inevitabilmente dalla lotta allo spreco alimentare. Questo quanto sottolineato anche dalla Commissaria europea per la Salute e la Sicurezza alimentare, Kyriakides lo scorso 12 dicembre in occasione della conferenza “Stop agli sprechi alimentari! Definire il piano d’azione dell’UE per il 2030”.

Durante la conferenza sono state presentate le raccomandazioni formulate dalla piattaforma europea che riunisce soggetti pubblici e privati per promuovere la cooperazione tra tutti gli anelli della catena del valore alimentare e accelerare i progressi dell’UE verso il raggiungimento dell’obiettivo prefissato.

Le Raccomandazioni consistono sia in indicazioni per gli organi politici ed imprese, sia in consigli pratici utili ai cittadini europei.

Tra queste vi è la rivalutazione degli standard europei di commercializzazione degli alimenti per contrastare gli sprechi, la predisposizione di incentivi alle aziende per ridurre lo spreco e la realizzazione di packaging migliori per la conservazione dei prodotti.

Le raccomandazioni presentate costituiscono un contributo importante alla definizione del futuro Piano d’azione dell’UE contro gli sprechi alimentari.

Dai dati che emergono dalla Piattaforma, oltre il 50% della dispersione alimentare in Europa avviene a livello domestico, circa il 19% deriva dall’industria della trasformazione, il 5% proviene dalla rivendita al dettaglio, il 12% dai servizi catering e dai ristoranti e il restante 14% dalle fasi di produzione delle materie prime.

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Redazione Europe Direct Lombardia
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