Europe Direct Lombardia 2014-2020

Tra Quadro Finanziario Pluriennale e Conferenza sul Futuro dell’Europa: le sfide della nuova Presidenza Croata del Consiglio dell’UE.

Non è stato di indolore passaggio quello del governo finlandese alla guida del Consiglio UE durante il suo semestre di presidenza che si è concluso a dicembre 2019.

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Non è stato di indolore passaggio quello del governo finlandese alla guida del Consiglio UE durante il suo semestre di presidenza che si è concluso a dicembre 2019.

Chiamata a condurre i lavori del suo mandato in momento di transizione tra la Commissione Junker e la Commissione Von Der Leyen, la Finlandia lascia un’eredità piuttosto ingente alla nuova Presidenza Croata che le è succeduta all’incarico per l’ultimo semestre del “trio delle presidenze” avviato a gennaio 2019 dalla Romania.

Dopo aver presentato il 5 dicembre scorso la proposta per un Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 (QFP) piuttosto insoddisfacente rispetto a quanto richiesto da Commissione e Parlamento UE, spetterà ora alla Croazia condurre ulteriori negoziati affinchè si possa raggiungere un accordo condiviso e definitivo in tempi utili per adottare le politiche settoriali in tempo ad avviare i programmi di finanziamento europei dal 1° gennaio 2021.

Il Governo finlandese ha infatti previsto alcuni tagli che non sono stati graditi dagli europarlamentari e da alcuni governi nazionali: con un bilancio pari a 1.087 miliardi di euro per il prossimo settennato suddiviso in sette voci - Mercato interno, Innovazione e digitale; Coesione e valori; Risorse naturali ed ambiente; Migrazione e gestione dei confini; Sicurezza e difesa; Vicinato e Mondo, Amministrazione pubblica europea – la nuova proposta per il prossimo QFP prevede un budget pari all’1,07% del reddito nazionale lordo europeo, inferiore dunque alle richieste della Commissione europea (la cui proposta avanzata nel 2018 era dell’1,114%) e del Parlamento europeo (1,3%).

Delusi dal mancato progresso della Finlandia sul tema, i leader dei gruppi politici hanno deciso di sospendere i negoziati con il Consiglio UE in attesa di concreti segnali positivi della presidenza Croata poiché, sottolinea il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli, “il programma della nuova Commissione sul Green Deal è ambizioso e non si sarà in grado di dare un’adeguata risposta se non si avrà a disposizione un bilancio dell’UE adeguatamente finanziato”.

Insediatasi il 1° gennaio, la Croazia deterrà il ruolo di Presidenza del Consiglio UE per la prima volta dal suo ingresso nell’Unione europea, avvenuto a gennaio 2013.

Sotto il cappello del motto “Un’Europa forte in un mondo di sfide”, sono quattro le priorità individuate per il suo semestre di reggenza:

- Un’Europa che si sviluppa. Include azioni per: il rafforzamento del mercato unico, il sostegno all’Agenda digitale, agli investimenti nella ricerca e nell’innovazione, all’accessibilità e all’apprendimento permanente e lo sviluppo di nuove competenze in grado di rispondere ai lavori del futuro, il miglioramento della qualità della vita dei cittadini e la protezione dell’ambiente e la lotta contro il cambiamento climatico. Include anche azioni rivolte allo sviluppo sostenibile, inclusivo ed equilibrato degli Stati membri UE alla luce delle specificità e bisogni delle loro Regioni e dei loro cittadini.

- Un’Europa che collega. Include il supporto ad iniziative politiche che rafforzino i collegamenti infrastrutturali dell’UE, compresi quelli digitali in grado di unire cittadini attraverso l’istruzione, la cultura e lo sport.

- Un’Europa che protegge. La Presidenza Croata lavorerà sul rafforzamento della sicurezza interna, su un maggior controllo dei confini esterni assicurando piena interoperabilità dei sistemi IT per fronteggiare al meglio le minacce esterne siano esse ibride o cybernetiche. Ulteriore obiettivo sarà l’individuazione di azioni utili a raggiungere una regolarizzazione del fenomeno migratorio e un accordo sulla politica d’asilo. Importanti, infine, le iniziative volte a rafforzata l’Unione quale area di libertà, di sicurezza e di giustizia fondata su valori comuni, sulla democrazia e sullo Stato di diritto.

- Un’Europa influente. La promozione dei valori europei e del multilateralismo, il sostegno alla cooperazione in materia di sicurezza e difesa e l’attuazione dell’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030 delle Nazioni Uniti saranno gli obiettivi principali per l’azione esterna dell’UE.

Nell’ambito del suo mandato, la presidenza Croata è chiamata anche ad avviare le riflessioni per la definizione di una posizione del Consiglio sui contenuti, la portata, la composizione e il funzionamento della Conferenza sul futuro dell’Europa – già anticipata dalla Presidente Von Der Leyen - che sarà avviata durante l’anno e che si concluderà nel 2022.

Obiettivo sarà quello di contribuire allo sviluppo delle politiche europee nel medio e lungo periodo in modo da poter affrontare più efficacemente le sfide attuali e future.
In merito a ciò, gli europarlamentari hanno presentato la loro posizione durante la sessione plenaria del 15 gennaio ribadendo l’importanza della Conferenza come prima pietra dell’edificio di una “nuova Europa” in grado di agire meglio nell'interesse degli europei, di rafforzare la legittimità democratica dell'UE, la sua trasparenza ed efficacia e di garantire un'ampia partecipazione della società civile e dei cittadini.

La Conferenza, che verosimilmente sarà avviata in occasione della Festa dell’Europa di quest’anno (9 maggio), sarà costruita a stretto contatto con le altre istituzioni dell’UE ma anche con i parlamenti nazionali, gli enti locali e regionali, la società civile e, soprattutto, con i cittadini. Tra gli argomenti su cui riflettere con tutti i portatori di interesse vi sono: il diritto di iniziativa del Parlamento europeo, la garanzia del funzionamento del sistema dello Spitzenkandidaten, le liste transnazionali, la riforma del processo decisionale in seno al Consiglio e una legge elettorale europea.

Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data ultima modifica: 11/03/2024