Europe Direct Lombardia 2014-2020

#UEverofalso, cosa è fake e cosa no

La Rappresentanza in Italia della Commissione europea a chi asserisce che sia tutta colpa dell’Europa, risponde con il progetto #UEverofalso, attraverso il quale vengono pubblicati dati, fatti e informazioni per fare chiarezza su cosa è fake e cosa no.

immagine del bando

La Rappresentanza in Italia della Commissione europea a chi asserisce che sia tutta colpa dell’Europa, risponde con il progetto #UEverofalso, attraverso il quale vengono pubblicati dati, fatti e informazioni per fare chiarezza su cosa è fake e cosa no.
Ultimamente, infatti, gli stereotipi, i luoghi comuni, i disagi, le percezioni di ingiustizia, i sentimenti di iniquità tendono ad accusare di ciò l’Europa. Il gioco è facile, si cerca un capro espiatorio, un’entità astratta sulla quale far ricadere la colpa di informazioni non corrette, di leggende metropolitane che poi generano le fake news.
Non si capisce più che cosa sia vero e che cosa sia falso e diventa difficile comprendere chi ha fatto delle affermazioni, in che modo le ha fatte e quando.
Le eurobufale hanno sempre rappresentato una cartina di tornasole di una certa insofferenza verso la burocrazia comunitaria che utilizza un linguaggio molte volte comprensibile solo agli addetti ai lavori.

La Commissione europea per sfatare veri o presunti miti ha aperto quindi una sezione del proprio sito usando l’hashtag #UEverofalso.

L’incapacità di arrivare alcune volte ai cittadini associata spesso all’indifferenza dell'opinione pubblica si è un po’ trasformata in diffidenza e scetticismo. E quello che era un problema di comunicazione è diventato anche un tema di legittimità democratica. Eppure, l'Europa ha sempre prodotto un’enorme quantità di informazioni attraverso strumenti, prodotti, siti web, campagne di comunicazione, in particolare sull'accesso alle politiche, ai programmi, alle opportunità, ai diritti.

E’ utile perciò consultare il sito e seguire l’hashtag per approfondire le notizie e i temi di carattere europeo, per esercitare il diritto all’informazione attraverso fonti certe ed autorevoli e per approcciare in modo consapevole una discussione di qualità, basata su dati e fatti certi, non sul sentito dire.

Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data ultima modifica: 11/03/2024