Aggressione russa contro l’Ucraina: adottato l’undicesimo pacchetto di sanzioni UE

A fine giugno, la Commissione ha accolto con favore l’adozione da parte del Consiglio dell’undicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia volto ad assicurare che queste siano applicate e attuate ancora meglio sulla base degli insegnamenti tratti dall’anno scorso. Esse prevedono misure riguardarti il commercio, il trasporto e l’energia, oltre ad apportare ulteriori aggiunte all’elenco delle persone sottoposte al congelamento dei beni e fornire ulteriori precisazioni.

Tra gli altri provvedimenti, un nuovo strumento antielusione permetterà all’UE di limitare la vendita, la fornitura, il trasferimento o l’esportazione di determinati beni e tecnologie oggetto di misure restrittive verso i paesi terzi la cui giurisdizione è considerata a rischio continuato e particolarmente elevato di elusione. Questo nuovo pacchetto di sanzioni inoltre pone fine alla possibilità per Germania e Polonia di importare petrolio russo tramite oleodotto.

Le sanzioni sono uno strumento essenziale attraverso le quali l’UE può intervenire, se necessario, per prevenire i conflitti o rispondere alle crisi emergenti o in corso. Dal primo pacchetto di sanzioni contro la Russia, adottato il 23 febbraio 2022, si è limitato considerevolmente lo spettro di azione politica ed economica di Mosca, causando forti tensioni finanziarie e degradando la capacità industriale e tecnologica della Russia. Nello specifico, sono tre gli scopi principali che servono le sanzioni in questione: danneggiare la capacità militare della Russia di condurre la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina, privare il Cremlino delle entrate con cui finanzia la guerra e imporre costi all’economia russa. Gli effetti delle sanzioni aumentano nel tempo man mano che queste erodono la capacità della Russia di portare avanti la guerra contro l’Ucraina.

Redazione Europe Direct Lombardia
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