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Bulgaria e Romania entrano nell’area Schengen

Il 31 marzo la Bulgaria e la Romania sono diventate membri di Schengen.

immagine del bando

Il 31 marzo la Bulgaria e la Romania sono diventate membri di Schengen: le norme di Schengen si applicheranno in entrambi gli Stati membri, anche per quanto riguarda il rilascio dei visti Schengen, e i controlli alle frontiere interne aeree e marittime saranno aboliti.

La Commissione accoglie con grande favore questo risultato, che fa seguito alla storica decisione del Consiglio del dicembre 2023. L’adesione a Schengen di questi due Stati membri renderà lo spazio comune più attraente, ampliando in modo significativo il più grande spazio comune al mondo senza controlli alle frontiere interne.

Il Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato: “La Bulgaria e la Romania entrano a far parte della famiglia Schengen. Accolgo con favore l'abolizione dei controlli alle frontiere interne aeree e marittime. È un grande successo per entrambi i Paesi. E un momento storico per l'area Schengen, la più grande area di libera circolazione al mondo. Insieme, stiamo costruendo un'Europa più forte e più unita per tutti i nostri cittadini”.

Dallo scorso dicembre, entrambi gli Stati membri hanno adottato tutte le misure necessarie per garantire un’applicazione agevole delle norme di Schengen a partire dal 31 marzo 2024. I quadri di cooperazione lanciati all’inizio di marzo dalla Commissione con la Bulgaria e la Romania si basano sull'attuazione positiva dei progetti pilota per procedure rapide di asilo e rimpatrio. Con questi quadri di cooperazione, la Romania e la Bulgaria contribuiranno ulteriormente a rafforzare la cooperazione in materia di frontiere e migrazione, nonché agli sforzi europei congiunti per affrontare la sicurezza dell’UE alle frontiere esterne e le sfide migratorie.

Inoltre, è stata istituita un’iniziativa regionale sulla cooperazione di polizia tra gli Stati membri lungo le rotte dei Balcani occidentali e del Mediterraneo orientale, tra cui Bulgaria, Romania, Austria, Grecia, Ungheria e Slovacchia. Ciò consentirà di affrontare congiuntamente e in modo sostenibile le sfide connesse, anche per quanto riguarda la criminalità transfrontaliera.

La Bulgaria e la Romania hanno costantemente dimostrato un alto livello di impegno nel garantire un’adeguata protezione delle frontiere esterne dell’UE e hanno costantemente contribuito in modo determinante alla sicurezza interna dell’area Schengen.

Prossime tappe

Il Consiglio dovrà prendere una decisione per stabilire una data per l’eliminazione dei controlli alle frontiere terrestri interne tra Bulgaria, Romania e gli altri Paesi Schengen. La Commissione continuerà a fornire tutto il supporto necessario alla Presidenza del Consiglio per garantire che una decisione sulle frontiere terrestri possa essere presa nel 2024.

Contesto

Già nel 2011, la Commissione ha confermato nelle relazioni di valutazione di Schengen che la Bulgaria e la Romania hanno soddisfatto tutti i requisiti per entrare a far parte a pieno titolo dell'area Schengen. La Commissione ha sostenuto attivamente questo processo.

Lo spazio Schengen senza controlli alle frontiere interne è una delle conquiste più care ai cittadini dell’UE. Quello che è iniziato come un progetto intergovernativo tra cinque Stati membri nel 1985 – Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi – si è gradualmente ampliato fino a diventare quello che oggi è il più grande spazio di libera circolazione al mondo. Oltre a facilitare la libera circolazione delle persone senza controlli alle frontiere interne, Schengen apporta notevoli benefici all'economia europea.


Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data di pubblicazione: 13/05/2024

Data ultima modifica: 13/05/2024