Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici: l’UE invita ad adoperarsi per raggiungere l’obiettivo di 1,5°C
Piani climatici ambiziosi e un nuovo obiettivo collettivo efficace, per limitare il riscaldamento globale
l cambiamento climatico è una minaccia esistenziale per l’umanità, gli ecosistemi e la biodiversità, nonché per la pace e la sicurezza.
In occasione della 29ª conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP29), l’UE sostiene un obiettivo globale efficace, realizzabile e ambizioso in materia di finanziamenti per il clima e chiede piani climatici ambiziosi, per mantenere l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C.
Il Consiglio ha approvato il 17 ottobre scorso le conclusioni utili per la posizione negoziale generale dell’UE per la COP 29, che si tiene a Baku, in Azerbaigian, dall’11 al 22 novembre 2024.
Consegna a Baku
Il Consiglio chiede un esito ambizioso ed equilibrato della COP29 che:
- mantiene l’obiettivo di temperatura di 1,5°C a portata di mano, alla luce della migliore scienza disponibile
- ci spinge tutti in avanti verso la resilienza a lungo termine
- comprende l’accordo su un nuovo obiettivo collettivo quantificato efficace, realizzabile e ambizioso
Finanza per il clima e nuovo obiettivo globale
Il Consiglio sottolinea l’importanza di concordare un nuovo obiettivo collettivo quantificato sui finanziamenti per il clima che sia realizzabile e adatto allo scopo. Il nuovo obiettivo dovrebbe essere concepito sulla base di un approccio ampio, trasformativo e multilivello , che includa vari flussi finanziari e un gruppo più ampio di contributori. Ciò rifletterebbe l’evoluzione delle rispettive capacità economiche e l’aumento delle quote delle emissioni globali di gas serra dall’inizio degli anni ’90.
In tale contesto, il Consiglio ribadisce che le finanze pubbliche da sole non possono fornire i livelli di finanziamento necessari per realizzare un’economia globale climaticamente neutra e resiliente; Gli investimenti privati dovranno fornire la quota maggiore degli investimenti necessari per la transizione verde.
Più ambizione per i contributi determinati a livello nazionale
Limitare il riscaldamento a 1,5ºC richiede uno sforzo collettivo e ulteriori azioni da parte di tutti i paesi, in particolare delle principali economie.
Il Consiglio sottolinea pertanto che la prossima tornata di contributi determinati a livello nazionale – i piani per il clima da presentare nel 2025 – deve riflettere i progressi e il massimo livello possibile di ambizione, in linea con l’esito del bilancio globale della COP dello scorso anno.
Dovrebbero includere obiettivi di riduzione assoluti e in tutti i settori dell’economia che coprano tutti i gas a effetto serra.
Mitigazione e adattamento
Nelle sue conclusioni il Consiglio sottolinea l’importanza di aumentare urgentemente l’ambizione e l’attuazione della mitigazione in questo decennio critico. Invita inoltre tutte le parti a compiere maggiori sforzi per integrare e integrare l’adattamento ai cambiamenti climatici e la resilienza nei pertinenti programmi esistenti.
Esaminando il bilancio globale della COP 28 dello scorso anno, il Consiglio sottolinea la necessità di basarsi sulla decisione di bilancio globale e di attuarla in tal senso. Le conclusioni sottolineano in particolare l’importanza del dialogo con gli Emirati arabi uniti (EAU) per monitorare i progressi collettivi, il programma di lavoro sulla mitigazione per aumentare l’ambizione in materia di mitigazione e il programma di lavoro sui percorsi per una transizione giusta per conseguire gli obiettivi dell’accordo di Parigi in modo giusto ed equo per tutti.
Il Consiglio ribadisce inoltre l’invito ad abbandonare i combustibili fossili nei sistemi energetici in modo giusto, ordinato ed equo, accelerando l’azione in questo decennio critico, in modo da raggiungere lo zero netto entro il 2050 in linea con la scienza.
Contesto
Ogni anno la Conferenza delle Parti (COP) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) si riunisce per determinare le ambizioni e le responsabilità in materia di clima e per individuare e valutare le misure per il clima.
L’UE e i suoi Stati membri sono parti della Convenzione, che conta 198 parti (197 paesi più l’Unione europea) in totale. La presidenza di turno del Consiglio, insieme alla Commissione europea, rappresenta l’UE in occasione di questi vertici internazionali sul clima.
Per maggiori informazioni sulle politiche per il Clima dell'UE, qui.
Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia
Data di pubblicazione: 18/11/2024
Data ultima modifica: 18/11/2024