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Diritto alla riparazione: accordo politico sui nuovi diritti dei consumatori per riparazioni facili e convenienti

La Commissione europea ha accolto con favore l’accordo politico provvisorio raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla proposta della Commissione di marzo 2023 inerente a norme comuni per promuovere la riparazione dei beni dei consumatori.

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La Commissione europea ha accolto con favore l’accordo politico provvisorio raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla proposta della Commissione di marzo 2023 inerente a norme comuni per promuovere la riparazione dei beni dei consumatori. Una volta adottate, le nuove norme introdurranno un nuovo “diritto alla riparazione”, sia nell’ambito della garanzia legale sia al di là di essa, che renderà più facile ed economico riparare i prodotti invece di sostituirli semplicemente con altri nuovi. Ciò si tradurrà in un risparmio per i consumatori, stimolerà l’economia circolare e sosterrà gli obiettivi di consumo sostenibile e del Green Deal europeo, riducendo i rifiuti.

Questa proposta fa parte del più ampio obiettivo della Commissione europea di diventare il primo continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. Ciò potrà avvenire solo se i consumatori e le imprese consumeranno e produrranno in modo più sostenibile.

Nuove regole che facilitano la riparazione
Qualora si manifestasse un difetto nell’ambito della garanzia legale, i consumatori potranno beneficiare di una garanzia legale prolungata di un anno posto che scelgano di riparare i loro prodotti.

Alla scadenza della garanzia legale, invece, i consumatori potranno richiedere una riparazione più semplice ed economica dei difetti dei prodotti tecnicamente riparabili (come tablet, smartphone, ma anche lavatrici, lavastoviglie, ecc.). I produttori saranno tenuti a pubblicare informazioni sui loro servizi di riparazione, compresi i prezzi indicativi delle riparazioni più comuni.

Per favorire lo sviluppo di un mercato delle riparazioni, le nuove norme garantiranno che i pezzi di ricambio per i beni tecnicamente riparabili siano disponibili a un prezzo ragionevole; inoltre, ai produttori sarà vietato utilizzare ostacoli contrattuali, come ad esempio impedire l’uso di pezzi di ricambio di seconda mano, compatibili e stampati in 3D da parte di riparatori indipendenti, in linea con le leggi applicabili.

Misure pratiche a sostegno della riparazione
Le norme concordate richiederanno inoltre ai Paesi UE di adottare almeno una misura che promuova la riparazione, ad esempio sotto forma di voucher per la riparazione, fondi per la riparazione o sostegno alle iniziative locali di riparazione. Tali misure possono essere sostenute da fondi UE, come già avviene in alcuni Stati membri.

Le nuove norme prevedono anche l’istituzione di una piattaforma europea per le riparazioni, che consentirà ai consumatori di trovare più facilmente i riparatori adatti attraverso comode strutture di ricerca e sarà a disposizione dei riparatori, molti dei quali sono PMI, per pubblicizzare i loro servizi.

Prossime tappe
Il Parlamento europeo e il Consiglio dovranno ora adottare formalmente l'accordo politico. In seguito, la direttiva entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

 

 

Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data ultima modifica: 04/03/2024