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Europa e agricoltura: la Commissione europea propone di consentire deroghe per un anno a determinate norme agricole

Il 31 gennaio la Commissione europea ha proposto di consentire agli agricoltori dell'UE di avvalersi, per il 2024, di deroghe alle norme della politica agricola comune che li obbligano a mantenere alcune superfici non produttive.

immagine del bando

Il 31 gennaio la Commissione europea ha proposto di consentire agli agricoltori dell'UE di avvalersi, per il 2024, di deroghe alle norme della politica agricola comune che li obbligano a mantenere alcune superfici non produttive.

La proposta della Commissione che fa inoltre seguito alle richieste formulate da diversi Stati membri nelle riunioni del Consiglio "Agricoltura", è stata inviata in questi giorni agli Stati membri che la voteranno in una riunione di comitato e fornisce una prima risposta politica concreta alle preoccupazioni espresse dagli agricoltori per il loro reddito.

Per ricevere il sostegno della PAC cui hanno diritto, gli agricoltori devono rispettare un insieme rafforzato di 9 norme benefiche per l'ambiente e il clima. Questo principio di condizionalità si applica a quasi il 90% della superficie agricola utilizzata nell'UE e svolge un ruolo importante nell'adozione di pratiche agricole sostenibili. Questo insieme di norme di base è denominato BCAA, ossia "buone condizioni agronomiche e ambientali".

La norma BCAA 8 impone di destinare una percentuale minima di seminativi a superfici o elementi non produttivi. Questi ultimi si riferiscono generalmente ai terreni lasciati a riposo, ma comprendono anche caratteristiche come siepi o alberi. Le aziende con meno di dieci ettari di seminativi sono di norma esentate da tale obbligo. 
La Commissione europea offre a tutti gli agricoltori dell'UE la possibilità di essere esentati da tale requisito e di essere ancora ammissibili al pagamento diretto di base, previsto dalla PAC.

Anziché lasciare a riposo o mantenere non produttivi i terreni sul 4% dei loro seminativi, gli agricoltori europei che coltivano colture azotofissatrici (come lenticchie, piselli o fave) e/o colture intercalari sul 7% dei loro seminativi saranno considerati conformi al requisito.
Le colture intercalari sono le piante che crescono tra due colture principali. Possono servire da foraggio per gli animali o da concime verde.
L'uso di colture azotofissatrici e intercalari comporta una serie di benefici ambientali per la salute del suolo, compresa la biodiversità del suolo, ed evita la lisciviazione dei nutrienti. Le colture devono essere coltivate senza l'uso di prodotti fitosanitari per mantenere l'ambizione ambientale della PAC.

La proposta della Commissione europea vuole garantire il giusto equilibrio tra, da un lato, offrire un sostegno adeguato agli agricoltori che devono far fronte a numerose crisi e, dall'altro, proteggere la biodiversità e la qualità del suolo.

La misura votata dagli Stati membri nell'ambito di una riunione di comitato, farà sì che la Commissione europea procederà all'adozione formale.
Il regolamento si applicherà retroattivamente a decorrere dal 1° gennaio 2024.
Gli Stati membri che intendono applicare la deroga a livello nazionale devono notificare alla Commissione europea entro 15 giorni, in modo che gli agricoltori possano essere informati il prima possibile.

Per ulteriori informazioni consultare la pagina dedicata alla deroga alle norme agricole.


Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia


Data ultima modifica: 22/02/2024