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Futuro incerto per l’Europa post-2027: le città temono un’UE meno unita e democratica

Emersa una forte preoccupazione da parte di rappresentanti di città e regioni riguardo alla proposta di Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) presentata dalla Commissione europea

immagine del bando

Durante la riunione del 7 ottobre della commissione COTER del Comitato europeo delle Regioni, sono emerse serie preoccupazioni da parte di rappresentanti locali e regionali riguardo alla proposta di Quadro Finanziario Pluriennale presentata dalla Commissione il 16 luglio.

Secondo i delegati, la riorganizzazione del bilancio rischia di centralizzare eccessivamente la gestione delle risorse, limitando il ruolo delle autorità territoriali e minacciando la partecipazione democratica e l’unità dell’Unione. La fusione di diversi programmi in un unico fondo potrebbe indebolire il sistema multilivello e ridurre la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

Il Comitato europeo delle Regioni sottolinea l’importanza di mantenere un approccio radicato nei territori, basato su partenariati solidi e strumenti flessibili. Sebbene venga riconosciuta la necessità di integrare nuove priorità legate a sicurezza e difesa, soprattutto nelle zone di confine, si avverte che il coinvolgimento diretto degli enti locali e regionali deve restare centrale per evitare un’eccessiva concentrazione di potere.

È iniziato il lavoro sul parere relativo al prossimo QFP, che sarà esaminato a dicembre e presentato in plenaria nel marzo 2026, con relatori nominati per i principali regolamenti collegati, il cui esame si concluderà nel primo semestre del 2026.

In parallelo, la commissione ha adottato un progetto di parere sulla povertà da trasporto, evidenziando come la scarsa accessibilità danneggi molte aree, compromettendo la coesione economica e sociale. Si sottolinea l’urgenza di coordinare risorse e programmi per favorire una mobilità sostenibile, accessibile e giusta, puntando su investimenti nel trasporto pubblico, ferroviario e nella transizione verso veicoli più ecologici.

Infine, COTER ha avviato un confronto su un futuro parere dedicato al coinvolgimento del settore privato nella politica di coesione dopo il 2027, con voto previsto per dicembre 2025, volto a rafforzare la collaborazione pubblico-privata e a rendere più efficace il sostegno ai territori nel lungo termine.

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Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia


 
 
 

 

Data di pubblicazione: 13/10/2025

Data ultima modifica: 13/10/2025