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La Commissione approva la sesta rata da 8,7 miliardi del PNRR all’Italia

La Commissione ha concluso in via preliminare che l’Italia ha completato in modo soddisfacente le 23 tappe e i 16 obiettivi stabiliti nella decisione di esecuzione del Consiglio per la sesta rata

immagine del bando

La Commissione europea ha approvato una valutazione preliminare positiva della sesta rata dell’Italia nell’ambito dello dispositivo di ripresa e resilienza, il fulcro della NextGenerationEU, per un importo di 8,7 miliardi di euro (al netto del prefinanziamento), ossia 1,8 miliardi di euro in sovvenzioni e 6,9 miliardi di euro in prestiti.

A seguito della valutazione della richiesta di pagamento presentata il 28 giugno 2024, la Commissione ha concluso in via preliminare che l’Italia ha completato in modo soddisfacente le 23 tappe e i 16 obiettivi stabiliti nella decisione di esecuzione del Consiglio per la sesta rata.

17 riforme e 17 investimenti determineranno cambiamenti positivi per i cittadini e le imprese in settori quali la digitalizzazione, la pubblica amministrazione, il contesto imprenditoriale, la giustizia, il lavoro, la mobilità pulita, le energie rinnovabili, la sicurezza dell’approvvigionamento di gas, l’agroalimentare, la gestione dei rifiuti e la salute.

Le misure faro di questa richiesta di pagamento comprendono:

  • Riforma della lotta al lavoro in nero: L’Italia ha proseguito gli sforzi per prevenire e affrontare il lavoro in nero. In particolare, l’Italia ha rafforzato le ispezioni e le sanzioni, ha introdotto incentivi finanziari mirati per promuovere il lavoro dichiarato, ha realizzato una campagna informativa nazionale, ha migliorato la raccolta di dati granulari sul lavoro sommerso, ha formato gli operatori dei centri per l’impiego e ha attuato azioni per affrontare lo sfruttamento del lavoro in agricoltura.
  • Investimenti nella linea adriatica (RepowerEU): Sono stati assegnati i contratti per la costruzione di componenti chiave del gasdotto adriatico: la stazione di compressione di Sulmona e il gasdotto che collega i nodi di Sestino e Minerbio. Questo investimento di REPowerEU (del valore di 375 milioni di euro) aumenterà la sicurezza dell’approvvigionamento di gas dell’Italia e dell’Europa, sostenendo gli sforzi per diversificare le fonti energetiche e ridurre la dipendenza dal gas russo. Questo investimento va ad aggiungersi ai circa 40 miliardi di euro stanziati nell’ambito del Piano di ripresa e resilienza dell’Italia per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica, evidenziando il significativo impegno profuso per guidare la transizione verde e rafforzare al contempo la sicurezza energetica.

Prossime tappe

La Commissione ha ora inviato la sua valutazione preliminare del rispetto da parte dell’Italia delle tappe e degli obiettivi richiesti per questo pagamento al Comitato economico e finanziario (CEF), che ha quattro settimane per esprimere il suo parere. Il pagamento all’Italia potrà avvenire dopo il parere del CEF e l’adozione di una decisione di pagamento da parte della Commissione.

Contesto

Il piano italiano di ripresa e resilienza comprende un’ampia gamma di misure di investimento e di riforma. Il piano sarà sostenuto da 194,4 miliardi di euro, ovvero 71,8 miliardi di euro in sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro in prestiti.

Maggiori informazioni sul piano di ripresa e resilienza dell’Italia sono disponibili su questa pagina, che presenta una mappa interattiva dei progetti finanziati dal dispositivo di ripresa e resilienza, e sul Quadro di valutazione della ripresa e della resilienza. Ulteriori informazioni sul processo di richiesta di pagamento nell’ambito del dispositivo di ripresa e resilienza sono disponibili in questo documento di domande e risposte.

 

Maggiori informazioni

Commission’s preliminary assessment of Italy’s sixth payment request

Italy’s Recovery and Resilience plan

Recovery and Resilience Facility

Recovery and Resilience Facility project map

Recovery and Resilience Scoreboard

Recovery and Resilience Facility Regulation

EU as a borrower


Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data di pubblicazione: 20/03/2025

Data ultima modifica: 20/03/2025