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La Commissione europea traccia le priorità dell'allargamento UE

Le priorità pre-allargamento dell'Unione europea presenti nella comunicazione sulle revisioni politiche interne all'Europa.

immagine del bando

Presentata la comunicazione sulle revisioni politiche interne all'UE in quattro aree principali: valori, politiche, bilancio e governance, nell'ottica di un progetto destinato ad ampliarsi con l'ingresso di diversi nuovi Paesi candidati all'adesione.

Gli uffici del Berlaymont hanno elaborato un documento sulle priorità pre-allargamento Ue per tracciare la strada dell’Unione Europea che sarà in futuro, con dieci Paesi che attendono per entrare nel progetto comune: “l’UE deve approfondirsi mentre si allarga, dobbiamo iniziare a prepararci oggi per l’Unione di domani e usare l’allargamento come catalizzatore del progresso“, si legge nella comunicazione della Commissione europea.

Il documento incentrato sulle riforme e le revisioni politiche pre-allargamento UE, si inserisce nell’ottica del dibattito in corso all’interno delle istituzioni dell’Unione su come prepararsi a un’espansione significativa del progetto comune, con implicazioni in quattro aree principali: 

  • Sul piano dei valori: rimangono imprescindibili "la difesa della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali", che continuano a guidare una trasformazione radicata nei Paesi dell’allargamento europeo e che saranno rafforzati in modo coerente in tutta l’Unione, al di là dell’adesione.
  • Per quanto riguarda il bilancio: viene riconosciuto che l’impatto finanziario preciso dell’allargamento UE "dipenderà principalmente dalla sua tempistica, dalla sua portata e dall’esito dei negoziati di adesione basati sul merito”, ma in ogni caso dovrà essere tenuto in considerazione nel momento in cui si dovrà stabilire il prossimo Quadro finanziario pluriennale 2028-2034.
  • Sul fronte della governance: la Commissione è favorevole a una riforma dei Trattati, anche se rilancia la possibilità di utilizzare “tutto il potenziale” di quanto già nelle possibilità dell’Unione, “come le clausole passerella che consentono di passare dall’unanimità alla maggioranza qualificata in seno al Consiglio in settori chiave”.
  • E poi ci sono le conseguenze sul fronte delle politiche: "sebbene possano apparire delle sfide, un’Unione più ampia amplia i numerosi vantaggi del Mercato unico”, sottolinea la Commissione. In primis nel migliorare la connettività, riducendo i costi logistici e rendendo più fluidi i flussi commerciali, con benefici economici tangibili ai consumatori e alle imprese. Cruciale il mantenimento degli impegni attuali in materia di clima e ambiente, in particolare per “l’enorme potenziale in termini di energie rinnovabili ed efficienza energetica”, e sulla qualità e sicurezza alimentare: “una sfida fondamentale del futuro allargamento Ue sarà quella di rafforzare la capacità della Politica Agricola Comune e sostenere un modello di produzione agroalimentare sostenibile e competitivo, tenendo conto delle esigenze degli agricoltori e della varietà dei modelli agricoli”. Dovranno essere create condizioni per la convergenza sociale, economica e territoriale con revisioni delle politiche “sulla necessità di colmare le lacune legislative e di applicazione”. E infine il mantenimento di forti impegni in materia di sicurezza, migrazione e gestione delle frontiere: “un’Unione più ampia potrebbe, almeno inizialmente, comportare una maggiore diversità di interessi e programmi di politica estera” e perciò le riforme dovrebbero coinvolgere “la credibilità e la capacità di azione dell’Unione”, incluso il processo decisionale.

 

Redazione Europe Direcy Lombardia
@ED_Lombardia



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Data ultima modifica: 28/03/2024