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La prima Net-Zero Academy che formerà 100.000 lavoratori nella catena del valore del solare fotovoltaico in Europa

A fine giugno, la Commissione europea ha lanciato l’Accademia solare europea, la prima di una serie di accademie dell’UE istituite ai sensi del Net-Zero Industry Act (NZIA).

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A fine giugno, la Commissione europea ha lanciato l’Accademia solare europea, la prima di una serie di accademie dell’UE istituite ai sensi del Net-Zero Industry Act (NZIA) per dotare le competenze necessarie lungo le catene del valore delle tecnologie a zero emissioni nette. Il ruolo delle accademie NZIA è quello di sviluppare contenuti e programmi di apprendimento insieme all’industria, per garantire competenze e forza lavoro sufficienti nella catena del valore.

Si stima che nel solo settore manifatturiero del solare fotovoltaico (PV), entro il 2030 saranno necessari circa 66.000 lavoratori qualificati affinché l’UE possa raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi di energia rinnovabile garantendo al tempo stesso la competitività industriale. La Solar Academy mira a formare 100.000 lavoratori nella catena del valore del solare fotovoltaico nei prossimi tre anni per colmare l’attuale divario di manodopera e competenze nel settore.

Seguendo il modello di successo della European Battery Academy, lanciato nel 2022 per la catena del valore delle batterie, la Solar Academy progetterà contenuti formativi, insieme all’industria e alle parti interessate nella catena del valore del solare fotovoltaico. La Solar Academy svilupperà inoltre credenziali di apprendimento, che certificheranno le competenze che le persone hanno acquisito nei suoi corsi di formazione, favorendo così anche la mobilità della forza lavoro nel mercato unico. La realizzazione dei programmi avviene tramite partner locali. Questi possono essere fornitori di formazione professionale ed educativa (Vocational and Educational Training – VET), aziende, università o altri fornitori di istruzione e formazione con i quali l’Accademia firma un contratto per fornire i suoi programmi.

La Commissione sostiene il lancio dell’Accademia europea dell’energia solare con nove milioni di euro provenienti dal programma per il Mercato Unico. Il progetto sarà implementato dall’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (European Institute for Innovation and Technology – EIT) tramite la sua comunità di conoscenza e innovazione, EIT InnoEnergy.

Questa Academy è l’ultima iniziativa della Commissione a sostegno degli sforzi dell’UE per raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi nell’ambito del Green Deal europeo e del piano REPowerEU, garantendo al tempo stesso che il settore sia resiliente e competitivo sulla scena globale.

Contesto

Secondo la direttiva rivista sulle energie rinnovabili, l’UE ha un obiettivo del 42,5% per la propria quota di energia rinnovabile entro il 2030, con l’aspirazione di raggiungere il 45%. Nell’ambito del piano REPowerEU, nel maggio 2022 la Commissione ha adottato una strategia dell’UE per l’energia solare che mira a raggiungere oltre 320 GW di capacità solare fotovoltaica entro il 2025 e quasi 600 GW entro il 2030.

Per promuovere la produzione di tecnologie a zero emissioni nette in Europa a sostegno della transizione verso l’energia pulita, l’UE ha introdotto il Net-Zero Industry Act (NZIA). L’obiettivo è creare condizioni migliori per avviare progetti a zero emissioni in Europa e attrarre investimenti, con l’obiettivo che la capacità di produzione complessiva delle tecnologie strategiche a zero emissioni dell’Unione si avvicini o raggiunga almeno il 40% delle esigenze di diffusione dell’Unione entro il 2030. Oltre ad altre misure per garantire procedure di autorizzazione rapide e sostenere l’innovazione, la legge prevede la creazione di Accademie Net-Zero, ciascuna focalizzata su una tecnologia specifica, per garantire che i settori net-zero siano sostenuti da una forza lavoro qualificata.

Le accademie si baseranno sulle analisi e sull’esperienza del partenariato per le competenze su larga scala per le energie rinnovabili onshore, che comprende anche il settore solare. Il partenariato mira a sostenere lo scambio di migliori pratiche e dati sulle lacune di competenze e sui fabbisogni di competenze in questo settore, garantire che le persone che entrano nella forza lavoro delle energie rinnovabili siano dotate di competenze adeguate, fornire orientamenti alle autorità pubbliche, promuovere l’innovazione nel settore e renderlo più efficiente nonché più attraente per i lavoratori. Questo partenariato fa parte del Patto dell’UE per le competenze, che costituisce un’azione faro nell’ambito dell’Agenda per le competenze dell’UE. Attraverso il Patto, 3,5 milioni di persone hanno ricevuto formazione nel 2022 e nel 2023.

 

Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data di pubblicazione: 16/07/2024

Data ultima modifica: 16/07/2024