L’UE avanza verso gli obiettivi climatici del 2030 con continue riduzioni delle emissioni
Pubblicata la relazione annuale sui progressi compiuti nell’ambito dell’azione per il clima
La Commissione europea ha pubblicato la sua relazione annuale sui progressi compiuti nell’ambito dell’azione per il clima, sottolineando i significativi progressi compiuti dall'Unione europea nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e nella transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio.
Sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi del 2030
La relazione mostra che nel 2024 l’UE ha compiuto ulteriori progressi nella riduzione delle emissioni nette di gas a effetto serra, con una diminuzione del 2,5% rispetto all'anno precedente. Ciò pone l’UE sulla buona strada per raggiungere il suo obiettivo di riduzione delle emissioni del 55% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030, a condizione che le misure politiche esistenti e previste siano pienamente attuate dall'UE e dagli Stati membri con forti flussi di investimenti. Dal 1990 l'UE ha ridotto le sue emissioni di gas a effetto serra di oltre il 37% – o del 39% escludendo il trasporto aereo e marittimo internazionale – aumentando al contempo la sua economia del 71%.
Contributi settoriali alla riduzione delle emissioni
La riduzione delle emissioni è stata determinata dagli sforzi compiuti in vari settori. Il settore energetico rimane il motore principale, con le energie rinnovabili che sono diventate la principale fonte di produzione di energia elettrica. Anche il settore agricolo e il settore dell’uso del suolo, dei cambiamenti di uso del suolo e della silvicoltura (LULUCF) hanno contribuito alla riduzione delle emissioni, mentre le emissioni del settore dei trasporti, sia dell’aviazione nazionale e internazionale che del trasporto marittimo, hanno continuato a crescere.
Il sistema di scambio delle quote di emissione e il regolamento sulla condivisione degli sforzi
Il sistema di scambio delle quote di emissione dell’UE (EU ETS) e il regolamento sulla condivisione degli sforzi (ESR) sono strumenti fondamentali per ridurre le emissioni di gas a effetto serra nell’UE. L’ETS ha contribuito a ridurre le emissioni dei settori della produzione di energia elettrica e termica e della produzione industriale del 50 % rispetto ai livelli del 2005. Analogamente, l’ESR ha portato a una riduzione di circa il 20 % delle emissioni di settori quali i trasporti, l'edilizia e l'agricoltura rispetto ai livelli del 2005.
Investire in un futuro a basse emissioni di carbonio
Il raggiungimento degli obiettivi climatici ed energetici dell’UE richiederà un notevole aumento dei finanziamenti, con investimenti annuali nel sistema energetico che dovranno più che raddoppiare fino a raggiungere circa 565 miliardi di euro nel periodo 2021-2030 rispetto al periodo 2011-2020. L’UE sta integrando l’azione per il clima in tutti i programmi di finanziamento, con circa 662 miliardi di euro destinati agli obiettivi climatici nell'attuale bilancio a lungo termine 2021-2027. Questi investimenti sosterranno la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente, rafforzando la competitività, l’indipendenza energetica e la sicurezza economica, promuovendo la crescita sostenibile, creando posti di lavoro di alta qualità e migliorando la qualità della vita in tutta l’UE.
Rafforzare la resilienza e l’adattamento ai cambiamenti climatici
L’UE e i suoi Stati membri stanno inoltre intensificando gli sforzi in materia di resilienza e adattamento ai cambiamenti climatici, concentrandosi in particolare sul sostegno alle regioni e alle comunità più colpite dai cambiamenti climatici. I rischi climatici stanno minando la competitività, la sicurezza e la prosperità dell’Europa e la resilienza climatica dovrebbe diventare urgentemente parte integrante di tutte le politiche europee. Per affrontare questo problema, l’UE sta lavorando alla creazione di un quadro integrato per la resilienza climatica che, tra l'altro, garantirà che tutti gli investimenti vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici tengano conto dei rischi climatici che potrebbero concretizzarsi nel corso della loro durata.
Azione internazionale per il clima
L’Unione europea e i suoi Stati membri continuano a svolgere un ruolo di primo piano nell'azione internazionale per il clima, collaborando con i partner per incoraggiare azioni ambiziose e fornendo 31,7 miliardi di euro di finanziamenti internazionali per il clima nel 2024. In vista della COP30, l’UE ha presentato il suo nuovo contributo determinato a livello nazionale per ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra del 66,25 % – 72,5 % rispetto ai livelli del 1990. Con obiettivi sanciti dalla legge europea sul clima, l’UE sta trasformando le sue ambizioni in azioni concrete attraverso un pacchetto politico globale incentrato sulla tariffazione del carbonio. I mercati del carbonio rimangono al centro della politica e della diplomazia climatica dell’UE, che sostiene i partner a livello globale nello sviluppo di solidi sistemi di tariffazione del carbonio per ottenere riduzioni effettive delle emissioni.
Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia
Data di pubblicazione: 20/11/2025
Data ultima modifica: 20/11/2025













