L’Unione Europea chiede la fine delle mutilazioni genitali femminili
Sradicare le mutilazioni genitali femminili in Europa e nel mondo
In virtù della Giornata internazionale della tolleranza zero nei confronti delle mutilazioni genitali femminili, che si è tenuta il 6 febbraio 2025, la Commissione europea e l’Alto rappresentante/Vicepresidente Kallas riaffermano il forte impegno dell’UE per sradicare le mutilazioni genitali femminili in Europa e nel mondo:
“La mutilazione genitale femminile è una violazione dei diritti umani e una forma atroce di violenza contro donne e ragazze. Si stima che oltre 200 milioni di donne nel mondo, di cui almeno 600.000 in Europa, abbiano subito mutilazioni genitali femminili. È un mezzo per affermare il dominio e il controllo sociale su donne e ragazze. La pratica ha gravi conseguenze fisiche e psicologiche per tutta la vita. Non c’è assolutamente alcuna giustificazione medica o etica per questo e non trova posto in nessuna società.
Ci impegniamo a combattere e sradicare la mutilazione genitale femminile, in tutto il mondo e nell’UE. Abbiamo adottato lo scorso anno la Direttiva UE sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica, che impone agli Stati membri di includere la mutilazione genitale femminile come reato specifico nei loro codici penali, di stabilire misure di prevenzione e formazione per gli operatori sanitari, di fornire alle sopravvissute un supporto specialistico specifico e di raccogliere dati sui casi segnalati di mutilazione genitale femminile.
L’UE sostiene progetti per combattere le MGF in tutto il mondo, interagendo con le comunità e trasformando le norme sociali attraverso l’azione collettiva. Dal 2016, l’UE collabora con i partner su programmi come l’iniziativa Spotlight UE-ONU per porre finalmente fine a questa pratica orribile.
Rimaniamo impegnati a collaborare con i governi, la società civile e le organizzazioni internazionali per garantire che la pratica delle MGF sia universalmente condannata e sradicata. L’Unione Europea persisterà nella collaborazione con i partner globali per adottare una posizione di tolleranza zero nei confronti delle mutilazioni genitali femminili, per costruire un mondo in cui ogni ragazza e donna possa vivere libera da ogni forma di violenza e discriminazione”.
Contesto
La mutilazione genitale femminile (MGF) comprende tutte le procedure che comportano la rimozione parziale o totale dei genitali esterni femminili o altre lesioni agli organi genitali femminili per ragioni non mediche, come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si stima che 190.000 ragazze nei soli 17 paesi europei siano a rischio di mutilazione mentre 600.000 donne convivono con le conseguenze delle MGF in Europa. Ogni anno almeno 20.000 donne e ragazze arrivano in Europa da paesi a rischio MGF come richiedenti asilo.
La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia del 1989, di cui hanno aderito tutti gli Stati membri dell’UE, condanna la violenza contro i bambini. Nel 2021, la Commissione ha adottato una strategia globale dell’UE sui diritti dell’infanzia per rafforzare l’impegno dell’UE a tutelare i bambini dalle MGF negli Stati membri dell’UE e a livello globale e sottolineare l’importanza dell’educazione, della sensibilizzazione e delle misure legali per sradicare le pratiche di MGF, con azioni e raccomandazioni concrete per porre fine a tutte le forme di violenza contro i bambini. Come impegno nella strategia dell’UE sui diritti dell’infanzia, il 23 aprile 2024 la Commissione ha adottato una raccomandazione sullo sviluppo e il rafforzamento di sistemi integrati di protezione dell’infanzia nel migliore interesse del bambino. Per promuovere una cultura di tolleranza zero nei confronti della violenza contro i bambini è necessario colmare il divario tra standard internazionali, impegni politici e azione. La raccomandazione invita gli Stati membri sia a rafforzare i propri sistemi di protezione dell’infanzia per contrastare tutte le forme di violenza contro i bambini, comprese le MGF, sia a garantire che la loro azione esterna contribuisca alla lotta contro tutte le forme di violenza contro i bambini, comprese le MGF.
La Commissione Europea è fermamente impegnata a sradicare tutte le forme di violenza di genere, comprese le MGF, sia all’interno dell’UE che al di fuori dei suoi confini, come delineato nel Piano d’azione dell’UE sui diritti umani e la democrazia 2020-2024, nella Strategia dell’UE per l’uguaglianza di genere 2020-2025 e nel Piano d’azione sulla parità di genere III dell’UE, prorogato fino al 2027. In linea con queste politiche e con il nostro impegno volto a sradicare le MGF sia in Europa che nel mondo, collaboriamo e forniamo supporto a sopravvissuti, famiglie e comunità colpite, nonché esperti e politici. Dal 2016 l’UE collabora con partner come UNFPA/UNICEF su programmi come l’iniziativa Spotlight UE-ONU. Dopo la conclusione della prima fase di Spotlight, viene lanciata una nuova generazione di programmi per sostenere i risultati raggiunti e porre fine a tutte le forme di violenza contro donne e ragazze. Ciò include un programma successore al programma regionale Spotlight Initiative Africa.
La criminalizzazione delle MGF è richiesta dalla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica, nota anche come Convenzione di Istanbul. Nell’ottobre 2023 l’Unione Europea ha aderito alla Convenzione. Con questa adesione, l’UE è obbligata ad aderire a standard ambiziosi e globali volti a prevenire e affrontare la violenza contro le donne negli ambiti della cooperazione giudiziaria in materia penale, dell’asilo e del non respingimento, e delle pratiche della pubblica amministrazione.
Nel maggio 2024, l’Unione Europea ha adottato la Direttiva sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica che richiede la criminalizzazione delle MGF come reato a sé stante. Gli Stati membri recepiscono la direttiva nel diritto nazionale entro il 14 giugno 2027.
Il programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori (CERV) della Commissione offre finanziamenti per progetti che combattono la violenza di genere e la violenza contro i bambini, comprese le MGF. Nel 2025, 23 milioni di euro saranno stanziati attraverso la sezione DAPHNE per finanziare iniziative nazionali e transnazionali volte a combattere e prevenire la violenza contro i bambini e la violenza di genere all'interno e all’esterno degli ambienti domestici e intimi, nonché online. Questi fondi sosterranno inoltre gli sforzi volti a proteggere e assistere i sopravvissuti alla violenza di genere e alla violenza contro i bambini, compreso il rafforzamento dei sistemi di protezione dell’infanzia.
Maggiori informazioni
Directive on combating violence against women and domestic violence
European Commission webpages on Ending gender-based violence
Factsheet – Myth-busting Female Genital Mutilation (FGM)
Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia
Data di pubblicazione: 24/03/2025
Data ultima modifica: 24/03/2025