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Parlamento europeo in Plenaria: il resoconto di dicembre

Si è conclusa con l’appuntamento di dicembre l’attività legislativa del Parlamento europeo per l’anno 2023.

immagine del bando

Agenda ricca e diversificata quella della seduta, che ha visto, tra le altre, la consegna del Premio Sacharov per la libertà di pensiero 2023 a Jina Mahsa Amini e al movimento iraniano "Donna, vita e libertà".

In materia di digitale, gli eurodeputati hanno approvato a larghissima maggioranza la relazione con la quale si evidenziano i rischi di dipendenza insiti nei meccanismi di fruizione di alcuni prodotti online – giochi, social media, piattaforme di streaming, etc. – sollecitando la Commissione europea ad adottare nuove misure a tutela dei cittadini europei.

Per l'agroalimentare, il Parlamento ha approvato la propria posizione negoziale in relazione alle cd. "Direttive colazione", il pacchetto di norme che disciplina composizione, etichettatura e altri aspetti importanti dei principali prodotti della prima colazione; tra le misure proposte figurano il rafforzamento della disciplina sulla tracciabilità e maggiore trasparenza in materia di contenuto di zucchero per i succhi di frutta.

In vista dell’appuntamento elettorale di giugno, i parlamentari europei hanno sollecitato, con una risoluzione non vincolante, l’adozione di regole trasparenti per la nomina del futuro Presidente della Commissione europea, esprimendo una chiara preferenza nei confronti dell’affidamento dell’incarico al capolista del partito che otterrà il maggior numero di preferenze.

Importante novità per il settore economico: è stata infatti approvata la nuova normativa sulle materie prime critiche, con la quale l’UE intende facilitare le procedure di estrazione, acquisizione e riciclaggio di quelle materie che svolgono un ruolo fondamentale nelle transizioni verde e digitale in corso.
Sempre in materia di economia e mercato, degna di nota è la risoluzione non vincolante con la quale gli eurodeputati hanno sollecitato la revisione delle normative in materia di geoblocking, ossia le restrizioni all’accesso di alcuni prodotti e servizi online di un Paese diverso da quello dell’utente: secondo la risoluzione andrebbe valutata la possibilità di estendere l’attuale normativa anche a quei settori attualmente esclusi (e-book, musica, software, giochi online, servizi audiovisivi e di trasporto) facilitando la rimozione delle attuali limitazioni. 

Passi avanti in materia di integrazione sanitaria: il Parlamento ha infatti approvato la propria posizione negoziale in relazione al futuro Spazio europeo dei dati sanitari, grazie alla quale i cittadini europei vedrebbero garantita la possibilità di accedere ai propri dati sanitari e alle prescrizioni in tutto il territorio dell’Unione europea.

Importante sviluppo in materia di diritto di famiglia: il Parlamento europeo ha infatti approvato la proposta che prevede l’introduzione di un certificato europeo di filiazione e dell’obbligo, da parte di un Paese UE, di riconoscere il rapporto di genitorialit/filiazione validamente riconosciuto in un altro Paese dell’Unione, salvo che questo sia manifestamente incompatibile con l’ordine pubblico.

Il Parlamento si è espresso in relazione ai futuri allargamenti dell’UE, ribadendo il suo sostegno all’apertura dei negoziati per l’adesione di Ucraina, Moldavia e Bosnia-Erzegovina.
La Plenaria ha visto l’approvazione della risoluzione a conclusione dell’indagine sull’operato di Frontex: pur avendo espresso un giudizio favorevole nei confronti dell’operato dell’Agenzia con riguardo alla gestione dei rifugiati in fuga dal conflitto in Ucraina, il Parlamento ha manifestato profonda preoccupazione per le accuse di violazioni dei diritti e di violenze in Grecia, Lituania e Ungheria, evidenziando la necessità di profondi cambiamenti nella cultura del lavoro dell’Agenzia.

Infine, sul versante della politica estera, il Parlamento ha manifestato la necessità di adottare iniziative volte a limitare il controllo cinese su assetti sensibili europei (come le infrastrutture critiche), sottolineando come la Cina sia sempre più un "competitor" e come l’Europa debba rafforzare la propria autonomia strategica.

 

Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data ultima modifica: 30/01/2024