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Speciale COP28: le decisioni prese

L’edizione appena conclusa della COP28 ha ratificato un accordo sottoscritto da tutti i leader mondiali: è necessario accelerare la decarbonizzazione del settore energetico a favore di rinnovabili ed efficientamento energetico.

immagine del bando

L’edizione appena conclusa della COP28 ha ratificato un accordo sottoscritto da tutti i leader mondiali: è necessario accelerare la decarbonizzazione del settore energetico a favore di rinnovabili ed efficientamento energetico, se si vuole che siano rispettati gli accordi di Parigi del 2015 per limitare il riscaldamento medio globale. Obiettivi, non più procrastinabili, che valgono per il presente e il futuro delle generazioni di tutto il pianeta.

Che cos’è la COP 28 UAE?
La COP (Conference of the Parties) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) è un vertice internazionale sul clima, che si tiene quasi ogni anno. Vi partecipano i leader mondiali che si riuniscono per negoziare e concordare azioni su come affrontare il cambiamento climatico, limitare le emissioni e fermare il riscaldamento globale. Attualmente sono 198 le Parties (197 Paesi più l’Unione Europea) che aderiscono alla Convenzione. Alla COP partecipano anche migliaia di organizzazioni non governative, aziende, gruppi giovanili e altre parti interessate.
L’edizione di quest’anno della COP28 UAE si è tenuto dal 30 novembre al 12 dicembre presso Expo City Dubai, negli Emirati Arabi Uniti che si  proposto come Paese ospitante.

Le decisioni più importanti prese in questa edizione: clima, energia, finanziamenti
Gli organizzatori e i vari leader definiscono storica questa edizione di COP28. I principali temi sono stati i seguenti:

  • bilancio globale
  • mitigazione
  • adattamento
  • finanziamenti per il clima, tra cui il fondo per le perdite e i danni

Il documento più importante prodotto è stato il Global Stocktake (GST) che definisce le azioni concrete che i Paesi dovranno mettere in atto per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, come previsto dall’accordo di Parigi del 2015. Senza precedenti, il GST prevede l'impegno per "l’allontanamento dalle fonti fossili nei sistemi energetici, in modo giusto, ordinato ed equo, accelerando l’azione in questa decade, ovvero entro il 2030, così da raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, come indicato dalla scienza".

Oltre all’obiettivo di net-zero entro il 2050, tra gli impegni presi dai leader mondiali ci sono:

  • triplicare la capacità di energia rinnovabile a livello globale e raddoppiare il tasso medio annuo globale di miglioramenti dell’efficienza energetica entro il 2030;
  • accelerare gli sforzi verso l’eliminazione graduale dell’energia prodotta dal carbone a vantaggio di sistemi energetici a zero emissioni nette;
  • accelerare le tecnologie a zero e basse emissioni, come le energie rinnovabili, il nucleare, le tecnologie di abbattimento e rimozione del carbonio;
  • ridurre le emissioni di metano;
  • accelerare la riduzione delle emissioni che derivano dal trasporto stradale anche attraverso lo sviluppo di infrastrutture e di diffusione di veicoli a zero e a basse emissioni.
  • stanziamento di più della metà dei finanziamenti iniziali per il fondo per le perdite e i danni (oltre 400 milioni di euro).  Nel complesso, l'UE è il principale fornitore di finanziamenti per il clima a livello mondiale.
    In particolare, nel 2022 i Paesi europei hanno fornito contributi pari a 28,5 miliardi di euro in finanziamenti per il clima da fonti pubbliche e hanno mobilitato altri 11,9 miliardi di euro di finanziamenti privati per aiutare i Paesi in via di sviluppo a ridurre le emissioni di gas a effetto serra e ad adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici.

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Redazione Europe Direct Lombardia
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Data ultima modifica: 30/01/2024