E' online il portale europeo per il monitoraggio sulla parità di genere
Il Centro comune di ricerca della Commissione europea e l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE), hanno lanciato il portale di monitoraggio a sostegno dell'attuazione della Strategia per la parità di genere 2020 - 2025, che consentirà di monitorare i risultati dei singoli Stati membri dell’UE e di confrontarli tra loro.

Il portale mira a facilitare e a sostenere lo sviluppo di iniziative politiche che affrontano la disuguaglianza di genere in Europa e a consentire ai responsabili politici e ai cittadini dell'UE di esplorare i dati a livello europeo sulla presenza e la portata delle disuguaglianze di genere, attraverso le tre dimensioni principali della strategia per la parità di genere:
Libero dalla violenza e dagli stereotipi
Crescere in un'economia paritaria di genere
Leader allo stesso modo in tutta la società
Il portale di monitoraggio online fornisce al cittadino una serie di strumenti interattivi di facile utilizzo, dando la possibilità di approfondire argomenti specifici relativi alle tre dimensioni principali della strategia per la parità di genere.
Context
La pandemia da Covid-19 ha esacerbato le disparità esistenti tra donne e uomini in quasi tutti gli ambiti della vita, sia in Europa che nel resto del mondo. I Paesi europei hanno registrato un drammatico aumento della violenza domestica; inoltre le donne lavoratrici, già svantaggiate, hanno incontrato maggiori difficoltà a reinserirsi nel mercato del lavoro.
È quanto emerge dalla Relazione 2021 sulla parità di genere nell’UE, pubblicata dalla Commissione europea, che evidenzia come la pandemia da COVID-19 si sia rivelata una sfida di rilievo per la parità di genere e in particolare:
Gli Stati membri hanno registrato un aumento della violenza domestica: ad esempio il numero di segnalazioni di violenza domestica in Francia è aumentato del 32% durante la prima settimana di chiusure, mentre in Lituania è aumentato del 20% nelle prime tre settimane. L’Irlanda ha visto quintuplicare i provvedimenti per violenza domestica e le autorità spagnole hanno riferito un aumento del 18% delle richieste di intervento durante le prime due settimane di confinamento.
Le donne sono state in prima linea nella lotta contro la pandemia: il 76% del personale dei servizi sanitari e sociali e l’86% del personale che presta assistenza alle persone è costituito da donne. Con la pandemia le lavoratrici di questi settori hanno subito un aumento senza precedenti del carico di lavoro, dei rischi per la salute e dei problemi relativi alla conciliazione della vita professionale con quella privata.
Le donne nel mercato del lavoro sono state duramente colpite dalla pandemia: le donne sono sovra rappresentate nei settori che sono maggiormente colpiti dalla crisi (commercio al dettaglio, comparto ricettivo, lavoro di cura e lavoro domestico) in quanto comportano mansioni che non è possibile svolgere a distanza. Le donne hanno inoltre incontrato maggiori difficoltà a reinserirsi nel mercato del lavoro durante la parziale ripresa dell’estate 2020: i tassi di occupazione sono infatti aumentati dell’1,4% per gli uomini, ma solo dello 0,8% per le donne tra il secondo e il terzo trimestre del 2020.
Le chiusure hanno forti ripercussioni sul lavoro di cura non retribuito e sull’equilibrio tra vita professionale e vita privata: le donne hanno dedicato, in media, 62 ore a settimana alla cura dei figli (rispetto alle 36 ore degli uomini) e 23 ore a settimana ai lavori domestici (gli uomini 15 ore).
Clamorosa l’assenza delle donne nelle sedi decisionali in materia di pandemia da COVID-19: uno studio del 2020 ha rilevato che gli uomini sono molto più numerosi delle donne negli organismi creati per rispondere alla pandemia. Delle 115 task force nazionali dedicate alla COVID-19 in 87 Paesi, tra cui 17 Stati membri dell’UE, l’85,2% era costituito principalmente da uomini, l’11,4% principalmente da donne e solo il 3,5% era caratterizzato da una parità di genere.
A livello politico, è donna solo il 30% dei ministri della Sanità dell’UE. A capo della task force della Commissione per la crisi COVID-19 siede la Presidente Ursula von der Leyen e, degli altri cinque Commissari che la compongono, tre sono donne.
Ulteriori informazioni sul portale di monitoraggio della parità di genere sono disponibili qui.
Redazione Europe Direct Lombardia
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Data di pubblicazione: 23/02/2024
Data ultima modifica: 23/02/2024