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Le azioni dell’Europa per l’emergenza ucraina

L'Unione europea ha intrapreso delle azioni concrete per sostenere i cittadini ucraini coinvolti nella guerra con la Russia, inclusa la diffusione di informazioni necessarie per coloro che arrivano o intendono arrivare nei Paesi europei.

immagine del bando

La Commissione europea ha quindi avviato una campagna di assistenza e comunicazione destinata ai cittadini ucraini residenti nell’Unione europea e a tutti i profughi in fuga dall’Ucraina.

Dalle sanzioni economiche agli aiuti militari, dagli aiuti per compensare i costi elevati dell'energia alla protezione dei rifugiati: proviamo a raccoglierle e vederle nel loro insieme.

Alcuni momenti salienti dell'intervento europeo 

Il 10 e l’11 marzo, i leader europei si sono riuniti a Versailles, dove hanno adottato una dichiarazione congiunta sulla guerra e hanno stabilito che la Russia e la Bielorussia, responsabili della guerra di aggressione sono chiamate a rispondere dei propri crimini.
Inoltre, dall’incontro francese dei leader europei, è scaturito quanto qui di seguito riportato:

E’ stata accolta con favore la decisione della Corte penale internazionale di aprire un'indagine e hanno chiesto che la sicurezza degli impianti nucleari dell'Ucraina sia garantita immediatamente;
L'Europa continuerà a fornire un sostegno politico, finanziario, materiale e umanitario volto alla ricostruzione di un'Ucraina democratica;
E’ stata riconosciuta la richiesta dell'Ucraina di diventare membro dell'UE. La Commissione europea  è stata rapidamente invitata a presentare il suo parere su questa domanda;
I leader europei hanno riaffermato il loro impegno ad assumersi una maggiore responsabilità per la sicurezza dell'UE, a perseguire una linea d'azione strategica in materia di difesa e ad aumentare la sua capacità di agire autonomamente;
I leader europei hanno discusso su come garantire la sicurezza delle forniture energetiche. A questo proposito, i leader europei hanno concordato di eliminare gradualmente la dipendenza dell'UE da gas, petrolio e carbone russo.
Inoltre, la Commissione europea rende note le informazioni utili a cittadini ucraini per entrare in Europa. Provvede anche a fornire delle informazioni pratiche riguardanti gli aiuti umanitari che verranno forniti ai cittadini ucraini dall’Europa.
La Commissione europea ha anche adottato un piano di sanzioni economiche contro la Russia che vanno dal divieto totale di transazioni con alcune imprese statali russe al divieto di esportazione dall'UE sui beni di lusso.

L’Unione europea fa anche appello, nelle sue azioni, alla direttiva sulla protezione temporanea (Direttiva 2001/55/CE del 20 luglio 2001). La direttiva offre ora protezione immediata e uno status giuridico chiaro a milioni di persone. Il 18 marzo, la Commissione europea ha presentato degli orientamenti per assistere gli Stati membri nell'applicazione della direttiva.
 

Il quadro temporaneo di crisi per sostenere l'economia
Il 23 marzo la Commissione europea ha adottato un quadro temporaneo di crisi per consentire agli Stati membri di avvalersidella flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato, per sostenere l'economia nel contesto dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Il quadro temporaneo di crisi,  fondato sull'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), stabilisce che l'economia dell'UE  sta subendo le conseguenze anche economiche della guerra.
Per porre rimedio a questa situazione, il quadro temporaneo prevede tre tipi di aiuti:

Aiuti di importo limitato: gli Stati membri potranno introdurre regimi per concedere fino a 35.000 euro per le imprese colpite dalla crisi che operano nel settore agricolo, della pesca e dell'acquacoltura e fino a 400.000 euro per le imprese colpite dalla crisi che operano negli altri settori. Non è necessario che tale aiuto sia collegato a un aumento dei prezzi dell'energia, in quanto la crisi e le misure restrittive nei confronti della Russia colpiscono l'economia in vari modi, ad esempio provocando una perturbazione delle catene di approvvigionamento fisiche. Tale sostegno può essere concesso in qualsiasi forma, comprese le sovvenzioni dirette
Sostegno alla liquidità sotto forma di garanzie statali e prestiti agevolati: gli Stati membri potranno fornire garanzie statali agevolate per permettere alle banche di continuare a erogare prestiti a tutte le imprese colpite dalla crisi; e prestiti pubblici e privati a tassi di interesse agevolati. 
Per entrambi i tipi di sostegno sono previsti limiti all'importo massimo dei prestiti, che dipendono dalle esigenze operative delle imprese, determinate sulla base del fatturato, dei costi energetici e del fabbisogno di liquidità. I prestiti possono riguardare sia il fabbisogno relativo agli investimenti che quello relativo al capitale di esercizio.

Aiuti destinati a compensare i prezzi elevati dell'energia: Gli Stati membri potranno compensare parzialmente le imprese, in particolare gli utenti a forte consumo di energia, per i costi aggiuntivi dovuti ad aumenti eccezionali dei prezzi del gas e dell'elettricità. Tale sostegno può essere concesso in qualsiasi forma, comprese le sovvenzioni dirette. L'aiuto complessivo per beneficiario non può superare il 30% dei costi ammissibili, fino a un massimo di 2 milioni di euro in un dato momento. Quando l'impresa subisce perdite di esercizio, possono essere necessari ulteriori aiuti per garantire il proseguimento di un'attività economica. A tal fine gli Stati membri possono concedere aiuti superiori a tali massimali, fino a 25 milioni di euro per gli utenti a forte consumo di energia e fino a 50 milioni di euro per le imprese attive in settori specifici, quali la produzione di alluminio e di altri metalli, fibre di vetro, pasta di legno, fertilizzanti o idrogeno e molti prodotti chimici di base.
Il quadro temporaneo di crisi contribuirà a orientare il sostegno all'economia, limitando al contempo l'impatto negativo sulle condizioni di parità nel Mercato Unico. Sarà operativo fino al 31 dicembre 2022 e la Commissione europea valuterà se il quadro debba essere poi prorogato.

Il quadro adottato integra le possibilità di cui dispongono gli Stati membri per valutare misure in linea con le esistenti norme dell'UE sugli Aiuti di Stato che, ad esempio consentono agli Stati membri di aiutare le imprese a far fronte alla carenza di liquidità e a sopperire ad un urgente fabbisogno di aiuti al salvataggio. Inoltre l'articolo 107, paragrafo 2, lettera b), TFUE consente agli Stati membri di compensare le imprese per i danni direttamente causati da un evento eccezionale, come l'attuale crisi.

Il 23 marzo, la Commissione europea ha anche illustrato le azioni intraprese per aiutare gli Stati membri a soddisfare le esigenze di coloro che fuggono dalla guerra contro l'Ucraina e la sua popolazione.

Il sostegno disponibile comprende le seguenti misure:

Protezione speciale per i minori: occorre garantire ai minori un accesso rapido ai loro diritti, senza discriminazioni. È cruciale la registrazione al momento nell'ingresso nell'UE. La strategia dell'UE sui diritti dei minori offre un quadro completo per la protezione e il rispetto dei loro diritti. I coordinatori nazionali attualmente in carica nell'ambito della garanzia europea per l'infanzia hanno un ruolo essenziale nel promuovere e coordinare gli sforzi a livello nazionale e con le autorità regionali e locali. In tale contesto, i minori provenienti da istituti (come gli orfanotrofi) e i minori a rischio di tratta e sottrazione sono oggetto di particolare attenzione. La Commissione europea  sta inoltre elaborando specifiche procedure operative standard per i trasferimenti dei minori non accompagnati.

Accesso al sistema scolastico: aiutare alunni, studenti e insegnanti in questi tempi difficili è una priorità. La Commissione riunirà gli Stati membri perché inizino a condividere le loro esperienze e individuino ciò che serve per portare avanti il percorso d'istruzione dei minori sfollati. La piattaforma School Education Gateway fungerà da sportello unico per accedere al materiale didattico in ucraino fornito sia dall'Ucraina che dagli Stati membri. Sarà inoltre fondamentale attingere alle competenze dei docenti ucraini in arrivo in Europa. La comunità eTwinning può aiutare i gruppi creati nello spazio sicuro della piattaforma a sostenere gli insegnanti. La flessibilità del programma di finanziamento Erasmus+ sarà utilizzata per favorire l'istruzione degli studenti rifugiati e l'integrazione del personale degli istituti di istruzione superiore in fuga dalla guerra.
La Commissione europea ha varato anche il portale “Spazio europeo della ricerca per l’Ucraina” (ERA4Ukraine), uno sportello unico per servizi di informazione e sostegno destinati ai ricercatori stabiliti in Ucraina e a quelli che fuggono dall’Ucraina.

Accesso all'assistenza sanitaria: grazie a un meccanismo di solidarietà istituito dalla Commissione, le persone che necessitano urgentemente di cure ospedaliere specializzate possono essere rapidamente trasferite da uno Stato membro all'altro per ricevere tali cure: sono già disponibili 10 000 posti letto. L'ECDC sorveglia la situazione sanitaria sul campo e ha pubblicato orientamenti sulla prevenzione e sul controllo delle malattie infettive. La Commissione sostiene la fornitura di vaccini attraverso l'HERA, con particolare attenzione alla vaccinazione infantile. Adotterà infine azioni mirate in materia di salute mentale e assistenza post-traumatica per coloro che fuggono dalla guerra, compresa la creazione di una rete di professionisti della salute mentale di lingua ucraina.

Accesso all'occupazione: gli Stati membri sono invitati ad adottare misure per aiutare le persone arrivate a esercitare rapidamente il loro diritto al lavoro e alla formazione professionale, ad esempio dando informazioni sui diritti di cui godono le persone in virtù della direttiva sulla protezione temporanea, prestando assistenza linguistica o sostegno alle imprese e garantendo l'accesso ai servizi per l'infanzia. I servizi pubblici per l'impiego svolgeranno un ruolo cruciale come interlocutori sul mercato del lavoro. La Commissione ha aggiunto la lingua ucraina allo strumento europeo di determinazione delle competenze per i cittadini di paesi terzi, in modo da aiutare gli ucraini in cerca di lavoro e quelli che desiderano proseguire gli studi a presentare le proprie competenze e ad accedere alle opportunità e orientarli nelle fasi successive. La Commissione lancerà inoltre un nuovo bacino di talenti per far corrispondere le competenze alle offerte di lavoro. Tra le altre iniziative della Commissione in questo settore figurano l'elaborazione di nuovi orientamenti per facilitare il riconoscimento delle qualifiche professionali ottenute in Ucraina e la collaborazione con le parti sociali per contribuire a informare il settore privato in merito ai diritti accordati dalla protezione temporanea e ai programmi disponibili.
La Commissione europea ha varato anche il portale “Spazio europeo della ricerca per l’Ucraina” (ERA4Ukraine), uno sportello unico per servizi di informazione e sostegno destinati ai ricercatori stabiliti in Ucraina e a quelli che fuggono dall’Ucraina. Il portale ERA4Ukraine è stato avviato sulla rete EURAXESS esistente che sostiene i ricercatori collegando oltre 600 centri e 43 portali nazionali degli Stati membri dell’UE e dei paesi associati a Orizzonte Europa. Tutte le informazioni saranno rapidamente disponibili sia in inglese che in ucraino. Ogni Stato membro e paese associato dispone di un portale nazionale sul quale i servizi di assistenza sono elencati in modo strutturato

Accesso all'alloggio e a un'abitazione: per rispondere al fabbisogno immediato di alloggi adeguati, la nuova iniziativa "case sicure" offrirà sostegno ai cittadini europei che stanno mettendo a disposizione le proprie case, mobilitando all'occorrenza finanziamenti mirati e risorse online. Saranno inoltre mobilitati il Fondo Asilo, migrazione e integrazione e i fondi della politica di coesione per rafforzare i sistemi di accoglienza pubblica. A più lungo termine, il Fondo europeo di sviluppo regionale contribuisce a fornire alloggi sociali alle famiglie e ai singoli nell'ambito della comunità e può coprire sia l'acquisto che la ristrutturazione di alloggi. Il Fondo sociale europeo può sostenere i servizi e gli alloggi a livello di comunità, in particolare per le persone con esigenze particolari, le persone con disabilità, i bambini e gli anziani.

Solidarietà in azione

La Commissione ha istituito una piattaforma di solidarietà che riunisce gli Stati membri e le agenzie dell'UE per coordinare il sostegno agli Stati membri che ne hanno bisogno. La piattaforma contribuirà a organizzare i trasferimenti di persone, all'interno dell'UE, verso gli Stati membri che dispongono di capacità di accoglienza e potrà anche collaborare all'apertura di percorsi verso paesi terzi che già ospitano comunità ucraine numerose, come il Canada o il Regno Unito. La solidarietà è stata espressa anche dal settore privato: molte imprese di trasporto organizzano treni umanitari e forniscono biglietti gratuiti alle persone in fuga. L'UE sta aiutando a rimpatriare cittadini non ucraini che si sono trovati coinvolti nella guerra in Ucraina, ad esempio con i primi voli umanitari di rimpatrio volontario sostenuti da Frontex dalla Polonia al Tagikistan e al Kirghizistan.

Soluzioni rapide e flessibili a sostegno della solidarietà

La Commissione ha adottato misure immediate per contribuire a mobilitare il sostegno finanziario agli Stati membri che ospitano coloro che fuggono dalla guerra in Ucraina, tra cui la proposta relativa all'azione di coesione a favore dei rifugiati in Europa (CARE) e le modifiche ai fondi per gli affari interni per il periodo 2014-2020. Un sostegno su misura attraverso lo strumento di sostegno tecnico aiuterà gli Stati membri a sviluppare capacità istituzionali e operative per accogliere le persone in fuga dalla guerra in Ucraina, favorendo la loro integrazione sociale ed economica e utilizzando al meglio i fondi dell'UE disponibili per fornire alloggio alle famiglie o ai minori non accompagnati. Gli Stati membri possono inoltre utilizzare i finanziamenti disponibili nell'ambito di REACT-EU, in particolare la sua quota per il 2022, pari a un massimo di 10 miliardi di euro. Per sostenere gli Stati membri, specialmente quelli più vicini alla frontiera dell'UE con l'Ucraina, saranno messi a disposizione 3,4 miliardi di euro di prefinanziamenti nell'ambito di REACT-EU al fine di accelerare l'accesso ai fondi. Nell'ambito del quadro finanziario concordato per il periodo 2021-2027 sono disponibili finanziamenti considerevoli provenienti sia dai fondi per gli affari interni che da quelli della politica di coesione.


Per ulteriori informazioni

Comunicazione sull'accoglienza delle persone in fuga dalla guerra in Ucraina: l'Europa si prepara a rispondere alle esigenze
Solidarietà dell'UE con l'Ucraina
Informazioni per le persone in fuga dalla guerra in Ucraina
Ue contro la disinformazione

 

Redazione Europe Direct Lombardia
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Data di pubblicazione: 20/02/2024

Data ultima modifica: 20/02/2024