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After #SOTEU 2025: l’Europa si confronta con il futuro. A Milano, riflessioni su guerra, valori e sovranità

Un’Europa chiamata a rispondere con determinazione a crisi geopolitiche, trasformazioni economiche e grandi sfide valoriali

immagine del bando

"L'Europa è chiamata a rispondere con determinazione alle sfide globali, tra guerre alle porte, trasformazioni economiche e la difesa dei valori fondanti".  Con queste parole, si è aperto l'evento di Milano - presso la Rappresentanza regionale della Commissione europea, che ha seguito in diretta il discorso sullo Stato dell'Unione Europea (#SOTEU2025) pronunciato dalla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Un’Europa chiamata a rispondere con determinazione a crisi geopolitiche, trasformazioni economiche e grandi sfide valoriali. Questo il messaggio centrale emerso dal dibattito After #SOTEU 2025. Un'occasione per riflettere sulle priorità dell'Unione e per ascoltare le voci dei relatori che hanno commentato e discusso le parole della Presidente.

Il confronto milanese ha offerto spunti di riflessione concreti sulle grandi sfide che attendono l’UE nei prossimi mesi: dalla guerra in Ucraina alla transizione verde, dai valori democratici all’autonomia industriale.
Eccoli più in dettaglio:

1) Guerra in Ucraina e sicurezza europea: "Sostenere Kyiv è sostenere l’Europa"
Uno dei temi centrali del discorso è stato il rinnovato sostegno europeo all’Ucraina, che resta al centro della strategia geopolitica dell’Unione. La Commissione ha ribadito che il supporto continuerà con:

  • Aiuti economici consistenti
  • Rafforzamento della cooperazione militare, con una nuova alleanza sui droni
  • Spinta industriale congiunta nel settore della difesa

È stato ricordato che l’UE ha già stanziato 170 miliardi di euro a sostegno di Kyiv, ma – come sottolineato durante il commento a Milano – “non può essere solo il contribuente europeo a sostenere il peso del conflitto”.

Netta la condanna della Russia: Putin rifiuta la diplomazia e colpisce i civili, ha dichiarato la Presidente. Serve una risposta europea chiara e forte. Applausi e sostegno anche per la Polonia, dopo l’incursione nel suo spazio aereo da parte di droni russi: “Un atto che rafforza il bisogno di un sistema di difesa comune europeo”.

2) Difesa dei valori: democrazia, libertà e Stato di diritto come base dell’Unione
L’Europa, ha affermato la Commissione, è impegnata in una “lotta per il futuro”: non solo militare o economica, ma soprattutto valoriale. Difendere la libertà, la democrazia e il diritto di ogni nazione a decidere il proprio destino significa difendere l’identità dell’Unione.

Le libertà fondamentali – di esprimersi, votare, pregare, amare, vivere in uguaglianza – restano criteri imprescindibili per l’accesso ai fondi europei. A Milano, i relatori hanno sottolineato l’importanza di continuare a contrastare ogni deriva autoritaria interna: “I valori non sono negoziabili. Non sono un optional”.

3) Medio Oriente: due Stati, pace giusta, condanna del terrorismo
Nella parte del discorso dedicata al Medio Oriente, la Commissione ha condannato con fermezza le azioni di Hamas, definito un gruppo di “terroristi che infliggono terrore anche al proprio popolo”.

Allo stesso tempo, l’Unione ha ribadito il suo sostegno a:

  • Cessate il fuoco immediato
  • Aiuti umanitari
  • Soluzione politica basata su due Stati

Per la prima volta, è stata avanzata la proposta di sanzioni contro ministri estremisti e coloni violenti in Israele, con la possibilità di sospendere accordi commerciali. “È una posizione coraggiosa e necessaria, anche se sarà difficile trovare una maggioranza”, ha commentato un analista presente alla diretta milanese.

4) Mercato unico ed economia: completarlo entro il 2028
Dal fronte interno, arriva la spinta a completare il Mercato Unico entro il 2028. Oggi – ha spiegato la Presidente – le barriere interne funzionano come dazi invisibili, rallentando la competitività dell’UE.

Tre i settori su cui agire subito:

  • Finanza
  • Energia
  • Telecomunicazioni

“Un Mercato Unico pienamente funzionante è il prerequisito per attrarre investimenti e creare occupazione”, è stato ribadito durante il confronto a Milano. Particolare attenzione anche agli investimenti in intelligenza artificiale europea e gigafactory: la sovranità tecnologica è ormai considerata una priorità strategica.

5) Transizione verde: l’auto elettrica europea come simbolo
Un’idea chiara: l’Europa deve avere la sua e-car, sostenibile, accessibile, di piccole dimensioni. “Non possiamo lasciare tutto il mercato alla Cina”, ha detto la Presidente, annunciando una strategia industriale per rendere la mobilità elettrica un settore competitivo e realmente europeo.

Durante il commento da Milano, si è parlato anche di giustizia sociale nella transizione ecologica: “La mobilità verde deve essere per tutti, non solo per chi può permettersela”.

6) Istituzioni UE: più potere al Parlamento e fine dell’unanimità
Due proposte di riforma che potrebbero cambiare il volto dell’Unione:

  • Iniziativa legislativa diretta per il Parlamento europeo
  • Superamento dell’unanimità in politica estera, sostituita dalla maggioranza qualificata

“È tempo che il Parlamento, eletto dai cittadini, abbia piena capacità legislativa. E che l’Europa non sia più ostaggio dei veti nazionali su dossier urgenti come la sicurezza o le migrazioni”, è stato il commento condiviso da più voci a Milano.

7) Rapporti internazionali: UE-USA e il futuro del commercio globale
Il rapporto transatlantico resta “il più importante” per l’UE: 500 miliardi di export europeo verso gli Stati Uniti ogni anno significano milioni di posti di lavoro.
La Commissione punta a negoziare accordi commerciali più efficaci, che garantiscano accesso ai mercati, sostenibilità ambientale e diritti sociali.

Il dibattito da Milano: l’Europa che cresce nei territori
Dopo aver affrontato i principali temi emersi dal discorso sullo Stato dell’Unione, il dibattito organizzato a Milano ha offerto un momento di confronto diretto con rappresentanti locali e esperti, seguendo in tempo reale l’intervento della Presidente Ursula von der Leyen.

L’incontro, promosso dalla Rappresentanza della Commissione Europea e moderato da Giuseppe Sarcina, editorialista Corriere della Sera, ha visto i saluti di Claudia Colla, Capo della Rappresentanza a Milano e Maurizio Molinari, responsabile dell’Ufficio del Parlamento Europeo in città. Sono poi intervenuti Elena Buscemi, Presidente del Consiglio Comunale di Milano, Raffaele Cattaneo, Sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia per le relazioni internazionali ed europee, Matteo Luigi Bianchi, Vicesegretario aggiunto di ANCI Lombardia e Matteo Villa, Senior Research Fellow di ISPI.
I relatori hanno sottolineato che l’Europa deve “mantenere un vantaggio competitivo senza rinunciare ai propri principi”.

Conclusione: l’Unione davanti al bivio
Il discorso sullo Stato dell’Unione 2025 ha tracciato una rotta ambiziosa ma chiara. Dall’evento #SOTEU2025 a Milano è emersa una certezza: l’Europa non può permettersi l’immobilismo.



Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data di pubblicazione: 25/09/2025

Data ultima modifica: 29/09/2025